Lorenzo Insigne, che quest’anno si è imposto come vero leader del Napoli, e che insieme a Mertens, dopo l’infortunio di Milik, è stato il realizzatore di molte vittorie tra gol e assist, ha sempre più un ruolo importante per la squadra e per i suoi compagni. Oggi la Gazzetta dello Sport scrive: “Per quanto non sia ancora il capitano, in campo e nello spogliatoio è lui il giocatore più rappresentativo, quello che insieme con Pepe Reina sa elevarsi a sostegno del gruppo. La metamorfosi è avvenuta nel corso della stagione in corso, quando si è convinto delle proprie qualità e si è reso conto che sarebbe potuto essere la nuova bandiera del club. C’è voluto l’infortunio di Arkadiusz Milik, in ogni modo, per esaltarne l’estro e la fantasia. L’assenza prolungata dell’attaccante polacco ha costretto Maurizio Sarri a inventarsi Mertens centravanti, proprio colui che con Lorenzo si alternava sulla fascia sinistra. Da quel momento, Insigne ha ritrovato la fiducia, nell’allenatore ma, soprattutto in se stesso: la continuità certo gli ha dato quella spinta necessaria per potersi misurare col meglio del nostro calcio”.