Il Mattino – Il centro del progetto: Sarri alla Wenger, è questa la richiesta del tecnico

Vuole essere al centro del progetto. E’ questo il desiderio di Maurizio Sarri, perciò ogni tanto mette bene in chiaro che ogni momento potrebbe essere quello buono per salutarsi. I dubbi di Sarri riaffiorano a cicli: anche un anno fa ne sollevò più di uno a causa di quelle clausole unilaterali a cadenza annuale che tanto gli davano noia. De Laurentiis, alla fine, accettò di cambiare quel contratto: biennale con clausola a partire dal 2018. Certo, non può essere Sarri né il suo agente Pellegrini a bussare alla porta e chiedere di ridiscutere quell’intesa. No, quest’anno no. Ma Sarri manda dei segnali chiari, segnali che gli hanno fatto capire che c’è chi è disposto a pagargli anche uno stipendio molto più alto (1,4 milioni di euro) e diritti di immagine da gestire. Allora? Sarri, probabilmente, attende l’incontro a fine stagione con De Laurentiis.  In realtà lui sogna di essere al Napoli quello che Wenger è all’Arsenal: vorrebbe essere messo al centro del progetto tecnico. Per esempio,  quando parla di Mertens, la sensazione è che voglia intendere: era una riserva prima della «sua» decisione di trasformarlo in falso nove. E quando parla del mercato, lancia altri messaggi: «Parlerò il 30 agosto». Ogni volta non chiude la porta al suo addio: lascia sempre uno spiraglio, sul cui effettivo peso si scatenano le dispute: e non importa se arriverà secondo o terzo.

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