Blerim Dzemaili saluta il Bologna e l’Italia, dopo quasi 9 anni di militanza. Conquistata infatti la matematica salvezza, il centrocampista sbarca a Montreal: giocherà per la squadra locale di Mls, di proprietà dei Saputo. L’ex Napoli ha rilasciato a proposito una lunga intervista a Zwoelf, ecco i passaggi principali ripresi da Il Mattino: “Napoli è una città speciale che ti regala emozioni uniche. La gente impazzisce per il calcio, pensa costantemente alla squadra. In occasione di gare importanti, come le ultime contro il Real, per strada non ci sono macchine: tutti sono allo stadio o a casa, davanti alla Tv. I problemi? Chi va a Napoli sa quali sono le difficoltà della città, sa che sarebbe meglio girare senza Rolex al polso perché di povertà in giro ce n’è troppa. Così come i calciatori sanno che non possono girare liberamente per le strade molto spesso, con i tifosi pronti a chiedere foto ed autografi. Ma è una cosa che capita alle star, io scendevo a prendere il mio caffè per strada tante volte. Marek è il migliore giocatore con cui abbia mai giocato. Ancora prima di Cavani o di Higuain. È un calciatore unico che fa un lavoro incredibile e può decidere le gare. Ho sempre voluto somigliare a lui e credo di averlo fatto un po’ al Bologna. L’addio di Higuain? Lo capisco. A 29 anni aveva voglia di vincere qualcosa e il Napoli non è ancora al livello della Juventus. Il tifoso alcune volte dovrebbe mettersi nei panni del calciatore e provare a capire. Il 95% dei calciatori avrebbe fatto la sua stessa scelta. All’inizio a Napoli ho avuto qualche difficoltà facendo molta panchina. In campo ci andavano Behrami e Inler. Un giorno l’agente di Gokhan dichiarò che a lui non faceva piacere giocare con me e Valon: conoscevo Inler da dieci anni, fui deluso da quelle parole.”