L’Inter lo scartò perché era troppo basso. Lorenzo fece un provino con il settore giovanile nerazzurro, gli anni in cui era tesserato con la sua prima società, l’Olimpia Sant’Arpino. Poi Peppe Santoro, ora al Watford con Mazzarri, lo portò tra i ragazzi del Napoli e da quel momento è cominciato il percorso in azzurro di Insigne che la scorsa settimana ha prolungato il contratto fino al 2022.
All’Inter vorrebbe fare gol, non ci è mai riuscito al Meazza (un solo gol ai nerazzurri al San Paolo in otto partite nel 3-0 di questa stagione) dove invece ha invece segnato tre reti su cinque al Milan la doppietta nel 4-0 dell’anno scorso con Sarri e il gol nel 2-1 dell’andata di questo campionato). Titolare inamovibile, la fascia sinistra è sua, laddove s’incrocerà con un altro napoletano, D’Ambrosio, il terzino destro dell’Inter. Gioca senza sosta dalla partita con l’Empoli al San Paolo, l’ultima sua panchina a Crotone: in campo dal primo minuto, quindi, per ben 25 partite consecutive in campionato. Una continuità di rendimento impressionante, atleticamente al top, cresciuto molto dal punto di vista della resistenza fisica. Numeri da leader assoluto: 14 gol (16 comprese le due reti in Champions League), assist decisivi, un contributo prezioso nella fase difensiva con rincorse sulle fasce e il pressing continuo sui difensori.
Al Meazza è tra i protagonisti più attesi, ritrova da avversario il compagno di nazionale Candreva che a volte potrà incrociarlo proprio per dare una mano in difesa. Un bomber soprattutto esterno Insigne che fuori casa ha segnato il maggior numero di gol, ben dieci reti. Un vero e proprio bomber esterno che si sbloccò a Udine con una doppietta ed è stato decisivo in tante altre partite fuori casa: un’altra partita chiave per lui e per il Napoli. Gli azzurri contro l’Inter si giocano le ultime carte nella corsa Champions, il secondo posto è ancora in ballo, prosegue il testa a testa con la Roma.
Insigne sta vivendo la migliore stagione della sua carriera ed è tornato in Nazionale: protagonista con l’Italia di Ventura nel match di qualificazione mondiali contro l’Albania. Esame superato in pieno per il sacrificio in fase difensiva e la grande disponibilità per il lavoro sporco anche da terzino.
Mancano cinque partite a fine stagione, il primo appuntamento decisivo con l’Inter, quello sulla carta più complicato, prima delle sfide al San Paolo con Fiorentina e Cagliari e fuori casa con Torino e Sampdoria. Il Napoli si affida al suo talento, al ragazzo di Frattamaggiore che è diventato sempre più protagonista e anche la bandiera della squadra della sua città. Ora fissa un altro traguardo: il primo gol all’Inter al Meazza.
Fonte: Il Mattino