L’approfondimento – di R. Muni: “Chiamiamola programmazione”

Il mezzo passo falso di Sassuolo ha complicato la rincorsa al secondo posto e l’accesso diretto ai gironi della prossima Champions ed il Napoli, molto probabilmente, si affaccerà alla prossima finestra di mercato senza la garanzia di partecipare alla massima competizione europea e la certezza dei relativi introiti. Una incognita di non poco conto viste le recenti esperienze dei club italiani ai preliminari di Champions, in primis proprio del Napoli di Benitez che vide naufragare il sogno europeo di fronte all’Athletic Bilbao ed il mercato fu un vero disastro. Se il futuro prossimo è pieno di incognite, c’è molta chiarezza (…o almeno così pare, a sentire radiomercato…) su come verrà indirizzato il calcio mercato estivo. Per prima cosa, c’è il nodo legato al portiere che va sciolto quanto prima: Reina, purtroppo, è alla fine della sua carriera ed i due portieri alle sue spalle non offrono le dovute garanzie. La scelta che pare intenzionata a fare la dirigenza è quella di puntare su un nome importante, un elemento che dovrà ricevere l’eredità del portiere spagnolo, rimandando al prossimo anno di individuare la sua riserva. Grandi manovre si prospettano in difesa e, visto il numero di gol incassati banalmente quest’anno, non potrebbe essere diversamente. Sulle fasce, pare certo l’addio di Goulham, mentre a Maggio bisognerà trovare un sostituto dopo averlo ringraziato per tutto quanto fatto in maglia azzurra. Un terzino per ciascun lato, quindi, sarà l’obiettivo di Giuntoli: due elementi in grado di giocarsi con Hysaj e Strinic un posto nell’undici iniziale. In mezzo bisognerà capire che fine faranno Albiol e Koulibaly. Il centrale spagnolo potrebbe fare ritorno in patria mentre il forte difensore senegalese sembrerebbe intenzionato a restare in azzurro (…almeno a dire del suo agente…). Sulla base dei progressi compiuti da Maksimovic, ancora alle prese con l’indottrinamento al sarrismo, bisognerà individuare uno o più elementi in grado di migliorare il reparto spesso oggetto di critiche. Se una squadra vincente si costruisce dal reparto difensivo e se è vero che, alla fine dei conti, vince chi subisce meno gol, sarà il caso di investire molto per mettere a punto una difesa all’altezza degli obiettivi. A mio avviso, viceversa, la linea mediana andrebbe confermata in blocco ma non mi sorprenderei se qualcosa si muovesse anche sul fronte dei centrocampisti. Se è vero che tutto è sempre migliorabile, è altrettanto vero che modificare un incastro perfetto potrebbe risultare controproducente. Infine l’attacco, ossia il miglior reparto della squadra e…d’Italia. Pavoletti e Giaccherini non sono da Napoli e, sebbene possa dispiacere, bisogna tenerne conto. Inoltre, c’è il futuro del bomber di Sarri, il folletto belga Mertens, ancora tutto da decifrare e Milik che scalpita per riprendersi un posto da titolare in prima squadra. Sulla base di tutto questo, si dovrà agire per trovare gli elementi adatti per il gioco di Sarri. A questo proposito, sostituire Giaccherini significa trovare una riserva di Callejón. Non sarà affatto semplice trovare qualcuno con le caratteristiche di Josè, ritenuto indispensabile dal tecnico nativo di Bagnoli, poiché dotato di una intelligenza tattica superiore alla norma. A dire il vero, bisognerebbe fondere un terzino ed un’ala per forgiare un altro Callejòn, tuttavia trovare qualcuno che ne possa prendere il posto per farlo rifiatare, può essere considerato un compromesso accettabile. Sempre in tema di attaccanti, il ritorno di Fabio Quagliarella in azzurro darebbe al mercato partenopeo quel tocco di romanticismo che, ancora una volta, ci renderebbe unici nel mondo del calcio che è solo showbiz. Nella pentola di Giuntoli e De Laurentiis bolle non poca roba ed i mesi estivi saranno frenetici. Sarebbe diverso e, per certi versi, meno complicato se in calendario non ci fossero i preliminari di Champions League da affrontare. Sebbene quattro punti da recuperare in cinque partite sono un’infinità, vale la pena provarci…finchè matematica non ci condanna. Domenica a San Siro il Napoli affronterà l’Inter nella sua tana e la squadra di Pioli si presenta come il più classico degli animali feriti (…dalla cinquina incassata a Firenze…) e, di conseguenza, molto insidioso, poiché vorrà risorgere di fronte al proprio pubblico. Partita più che complicata per i Sarri’s boys che, però, hanno tutti i numeri giusti per fare bottino pieno. Avanti Napoli, Avanti!

 

Riccardo Muni

CalcioCallejondifesaNapoliPortiereprogrammazioneQuagliarellaReina
Comments (0)
Add Comment