Ilnapolionline.com prosegue nel suo lungo viaggio all’interno delle scuole calcio, dove si costruiscono le fondamenta per il presente ma anche per il futuro. Oggi andiamo all’interno della struttura dell’Olimpia Casavatore del presidente Vincenzo Rega e il nostro giornale lo ha intervistato sul momento delle squadre e sul posticipo Inter-Napoli, passando sul vivaio azzurro.
Volevo chiederti qual è l’anno di fondazione della tua scuola calcio e quanti iscritti avete in tutto? “La scuola calcio Olimpia Casavatore nacque nel 1982 e quest’anno abbiamo in tutto 138 ragazzi. Negli anni passati ne avevamo intorno ai 150 o massimo 180, ma in compenso quest’anno abbiamo ricevuto un attestato importante. Siamo stati nominati scuola calcio d’elite, come si dice abbiamo perso in quantità, ma in compenso non manca la qualità”.
Un mini bilancio sull’anno delle squadre della tua scuola calcio. “In linea generale non ci possiamo lamentare. Quest’anno solo le compagini 2002 e 2003 non hanno reso al meglio, perché rispetto alla passata stagione non avevamo due ragazzi ora al Napoli che sono Baruffo e De Simone Paolo. Per il resto bene i mini-Giovanissimi, i mini Allievi e gli Allievi”.
Mi hai nominato Baruffo e De Simone. Il primo gioca nei Giovanissimi di Chiaiese, mentre il secondo nella compagine allenata da Sorano. Quali sono le loro caratteristiche? “Il primo giocava nella nostra squadra come attaccante esterno, mentre nel Napoli Under 15 ho visto che gioca nel ruolo di centrocampista mancino. A mio avviso ha ampi margini di miglioramento, gli manca quel pizzico di cattiveria agonistica che può acquisire nel tempo. A fine Maggio giocherà la doppia sfida contro la Juventus e gli auguro che possa davvero superare il turno e centrare le semifinali. Paolo De Simone invece è un attaccante che nella squadra dei 2003 si sta ben comportando, ha vinto la Nike Cup a Pescara, è stato nominato miglior giocatore nel recente torneo di Roma e si è ben comportato in Sardegna. Ha davvero fatto negli enormi passi in avanti e sono contento del suo rendimento con la maglia azzurra”.
Come giudichi il primo biennio di Grava e del suo scounting all’interno del settore giovanile del Napoli? “Non avevo dubbi sul valore di Gianluca ma anche del suo scouring, anzi non solo è persona competente in ambito calcistico, ma la reputo una persona dai sani principi. I risultati non potevano tardare ad arrivare e le tre squadre nelle fasi finali non sono affatto una sorpresa. Mi auguro che questo possa dare una scossa al presidente De Laurentiis che possa dare ancora più risalto al vivaio azzurro. Io credo che Grava è stato il miglior acquisto da parte del patron dei partenopei”.
In futuro sono previsti altri affari tra la tua scuola calcio e i componenti del Napoli per il rafforzamento del vivaio? “Non posso negare che ci sono molti ragazzi categorie 2005 e 2007 che interessano al Napoli, ragazzi davvero bravi e con ampi margini di crescita. Grava e il suo scouting potrebbero in futuro usufruire di altri nostri elementi e questo naturalmente mi farebbe enormemente piacere, visto che siamo tifosi dei colori azzurri”.
Domenica sera si giocherà la sfida di San Siro tra l’Inter e il Napoli. Che gara ci dobbiamo aspettare? “Io non ha alcun dubbio, gli azzurri faranno risultato. Quando la squadra di Sarri gioca i big-match raramente tradiscono le attese. Lo dissi prima della sfida dell’Olimpico con la Roma che avremmo fatto bottino pieno e così è stato. Purtroppo è con le piccole che non bisogna perdere punti. Il motivo? Quando non batti le ultime della classe, purtroppo sono punti che non puoi recuperare nel corso della stagione, al contrario di quello che fa la Juventus. Non so cosa dipende questa differenza di rendimento da parte dei partenopei, ma forse sia una questione di mentalità. Vedi in Spagna, il Barcellona batte il Real Madrid, ma perde a Malaga e forse sono punti che rischi di pagare a caro prezzo. Comunque per domenica sono ottimista e quindi prevedo un successo contro i nerazzurri”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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