Serie B, il Benevento è ufficialmente in crisi

CESENA-BENEVENTO 4-1
CESENA (3-5-2): Agliardi 5,5; Perticone 6 Capelli 6,5 Ligi 7; Balzano 6 (35′ st Rodriguez sv) Crimi 7,5 Laribi 7 Garritano 7 (27′ st Vitale 6) Falasco 7; Ciano 7,5 (32′ st Di Roberto sv) Cocco 6. A disp.: Bardini, Donkor, Schiavone, Gasperi, Setola, Panico. All.: Camplone 7,5.
Falli commessi: 13
Fuorigioco fatti: 3
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno 5; Venuti 5 Camporese 5,5 (44′ st Padella sv) Lucioni 5 Pezzi 5; Chibsah 6 Buzzegoli sv (14′ pt Viola 6); Ciciretti 5 (35′ st Matera sv) Falco 6 Eramo 5; Puscas 5. A disp.: Gori, Gyamfi, Rutjens, Pajac, De Falco, Brignola. All.: Baroni 5.
Falli commessi: 15
Fuorigioco fatti: 5
ARBITRO: Nasca di Bari 6.
Guardalinee: Rocca e Rossi C.
Quarto uomo: Mainardi.
MARCATORE: 4′ st Crimi (C), 9′ st Ligi (C), 12′ st Laribi (C), 22′ st Ciano (C), 45′ st Chibsah (B).
AMMONITI: Ligi (C), Balzano (C), Viola (B), Venuti (B), Cocco (C) e Pezzi (B) per gioco falloso.
NOTE: spettatori paganti 2.691 per un incasso ai botteghini di 23.756,00 euro Abbonati 10.116 per una quota di 38.835,40 euro. Angoli: 7-5 per il Cesena. Rec.: pt 2′, st 3′.

Puoi concedere un tempo all’avversario senza subirne alcuna conseguenza per poi decidere di raderlo al suolo e farlo nel breve volgere di una manciata di minuti, facendo apparire il tutto alla stregua di un gioco da ragazzi o qualcosa di molto simile. Va bene che il bianconero di questi tempi va di moda, ma il stavolta il Cesena decide di strafare e per di più nel giorno in cui la posta vale doppio, ottenendo tre punti fondamentali per tenere a debita distanza le zone calde della classifica e, soprattutto, quella relativa alla salvezza. Chi deraglia senza appello è il Benevento, in crisi nera da quattro gare (un solo punto conquistato e terzo ko esterno consecutivo), padrone del gioco fino all’intervallo prima che si scateni la furia dei romagnoli, mai così belli e spietati come nei 18′ destinati a consegnare loro la salvezza su un piatto d’argento.
FALCO FA PAURA. Camplone soffre per tutta la prima frazione nella quale le gambe dei beneventani girano meglio e a ritmo più sostenuto, tanto che il Cesena appare insolitamente intimorito e schiacciato nella propria metà campo. Gli ospiti, senza Ceravolo e Cissè, non trovano risposte da Puscas e non riescono a sfruttare la marcata supremazia territoriale. Il solo Falco crea grattacapi ai suoi ex compagni, sorprendendo Agliardi in avvio con un tiro cross che si stampa sulla traversa. Il portiere bianconero è attento su una punizione di Viola (che rileva dopo 14′ l’infortunato Buzzegoli) e sventa in due tempi una botta mancina di Falco prima del riposo. Il gol del Benevento è nell’aria, ma il pallone è rotondo e la ripresa racconterà tutta un’altra storia.
ONDA D’URTO CESENATE. Il ribaltone ha bisogno di qualcuno che accenda la miccia e l’incombenza tocca a Crimi: è lui a lanciare la ripartenza che spinge Ciano ad attrarre a sé tutta la difesa campana prima di restituire palla al compagno, bravo e fortunato nel trovare la complicità di Cragno che fa passare la palla tuffandosi in evidente ritardo. Sempre sull’asse Ciano-Crimi arriva il gol del 2-0, col primo che scodella dalla bandierina e il secondo che di testa offre un pallone invitante per Ligi, scaltro a emulare le gesta dei bomber più consumati scaraventando la sfera all’incrocio.
STREGA ALLE CORDE. Il Benevento è alle corde e Laribi inferisce come meglio non potrebbe, impostando cioè l’ennesimo contropiede e avvalendosi della collaborazione (leggi sponda) di Cocco. Apoteosi in soli 8 minuti rifinita al 22′ da una gran giocata in percussione di Garritano conclusa a rete di potenza da un Ciano incontenibile con il mancino. Quando Chibsah allo scadere infila Agliardi (che sbaglia il tempo dell’intervento in uscita) il verdetto è scritto da un pezzo: impietoso per Marco Baroni, dolce e dal sapore di impresa per Andrea Camplone che s’avvia a grandi passi verso la salvezza.

Corriere dello Sport

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