Ilnapoilionline.com prosegue nel suo viaggio all’interno delle scuole calcio dove si costruisce per il futuro le fondamenta e le certezze per i ragazzi. Si prosegue con l’Internapoli, struttura nella zona del complesso Kennedy ai Camaldoli e i risultati sul campo e fuori sono davvero incoraggianti. Il nostro giornale ha intervistato il mister dei 2003 Francesco Passariello sul momento della squadra e sul Napoli di Sarri impegnato domenica a San Siro contro l’Inter.
Prima di diventare allenatore all’interno dell’Internapoli, in quali squadre hai giocato? “Ho iniziato nelle giovanili della Damiano Promotion e poi ha seguire nelle giovanili della Caivanese (juniores) facendo anche presenza in prima squadra in eccellenza. Dopo due anni sono passato all’ Internapoli dopo facevo il campionato juniores e mi allenavo anche con la prima squadra, sempre in eccellenza”.
Dal punto di vista tattico c’è un modulo al quale ti ispiri, oppure vari a seconda delle circostanze? “Il mio modulo preferito e’ il 4-3-3 ma molte volte cerco di adattarmi anche agli avversari e anche dai giocatori che ho a disposizione. L’importante è la crescita da parte dei ragazzi, che si divertano, poi se vengono anche le vittorie e tanto di guadagnato”.
L’Internapoli è una scuola calcio in grande crescita, cosa ti ha colpito in maniera particolare? “Io sono al decimo anno d’Internapoli come istruttore mi sono formato qui , la mia e’ una societa’ che cresce anno dopo anno. Siamo un gruppo importante e la scuola calcio la reputo una delle migliori in Campania”.
Come giudichi il primo biennio di Gianluca Grava all’interno del settore giovanile e del suo scouting? “Credo che Grava stia facendo un grandissimo lavoro in due anni ha portato molti giovani interessanti e allenatori capaci. Io ho avuto la fortuna quest’ anno di giocare contro i 2004, una squadra forte con molti ragazzini interessanti e sono certo che come il resto delle altre compagini avranno un futuro radioso”.
Il Napoli di Sarri è reduce dal pareggio di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Prestazione positiva ma non è bastata per vincere. Cosa manca per essere una compagine da vertice? “Diciamo che il Napoli domenica e’ stato sfortunato meritava i 3 punti sicuramente palo di Insigne , traversa di Mertens. il sassuolo ha fatto due tiri nello specchio della porta due goal. Siamo anche un po’ sfortunati ! Io credo che il Napoli sia cresciuto molto e’ consapevole della propria forza e penso che in futuro questa squadra possa darci tante soddisfazioni. Cosi come quest’ anno dove abbiamo affrontato il real e siamo usciti a testa alta. Abbiamo battuto la Juve in Coppa, non sono risultati da niente. Considerando che gli spagnoli sono campioni d’Europa e del mondo e i bianconeri stravincono In italia da 5 anni, comunque il Napoli e’ sempre li a giocarsela”.
Domenica sera si disputerà la sfida di San Siro tra l’Inter e il Napoli. Quale può essere l’insidia di questa partita visto che i nerazzurri sembrano attraversare un momento davvero difficile della stagione? “Considerando le ultime prestazioni dell’ Inter , vedo il Napoli avvantaggiato sul piano mentale. Sono convinto che il Napoli fara’ sua la partita dal 1° all’ ultimo minuto anche perche’ vedo i nerazzurri spenti e demotivati, mentre al Napoli servono i punti per la rincorsa alla Roma. L’insidia può essere l’orgoglio della squadra di casa che può tirare fuori la prestazione importante davanti ai suoi tifosi, ma i partenopei stanno in un buon momento di forma e possono fare la partita come sono abituati a fare”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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