Allan per l’ennesima volta non chiude a dovere lo spazio nel quale Hamsik regala a Berardi il goal della domenica. Non è la prima volta che il mediano azzurra non legge il gioco in chiave difensiva. Il resto è il so lito, buona corsa, iniziative discrete personali e tanta grinta. Manca la chiusura preventiva , quella qualità che fanno di un bel mediano un grande mediano. Salto di qualità , si chiama. Hamsik si macchia dell’errore ma niente si può dire a chi entra in partita con qualità e quantità e si fa sentire. Ci prova, Marek, legge e cuce il gioco, assist ai compagni , difficile da gestire per i dirimpettai del Sassuolo. Jorginho è l’ideale per quel tipo di partita che si gioca nei 40 metri, perde qualcosa quando il pressing si alza e l’aggressività gli morde le caviglie, cervello da vendere, resistenza un po meno. Si difende. In certe partite gente come Rog e Zielinki per non dire di Diawara può fare la differenza. Anche lo stesso Giaccherini. Serve cambio di passo che dia senso al possesso palla. Non si vede anche perché Zielinski entra a partita iniziata. Spreca in area un rimorchio classico ed il pensiero è fatto di un se. Poteva entrare prima al posto di un Allan che non convince. La partita scorre e la metà campo azzurra non prende mai in mano il gioco in maniera convincente perché a tratti subisce il pressing di un Sassuolo che sa alzarsi bene ed ha gamba a vendere.
A cura di A: Tullio