Benevento-Vicenza 0-0
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno 6,5; Venuti 5,5 Camporese 6 Lucioni 6,5 Lopez 6; Chibsah 6 Buzzegoli 6 (36′ st Puscas sv); Ciciretti 6 Falco 6 (25′ st Eramo 5,5) Cissè 5,5; Ceravolo 5,5. A disp.: Alastra, Pezzi, Melara, Padella, De Falco, Eramo, Viola, Matera. All.: Baroni 5,5
Falli commessi: 9
Fuorigioco fatti: 1
VICENZA (4-3-3): Vigorito 6; Pucino 6 Adejo 6,5 Esposito sv (31′ pt Bianchi 5,5) D’Elia 6; Bellomo 6 (21′ st Rizzo 6) Gucher 6,5 Signori 6; Vita 6 (32′ st De Luca sv) Ebagua 6 Giacomelli 6. A disp.: Amelia, Bogdan, Orlando, Urso, Siega, Cernigoi. All.: Torrente 5,5
Falli commessi: 13
Fuorigioco fatti: 6
ARBITRO: Baroni di Firenze 5.
Guardalinee: Prenna e Robilotta.
Quarto uomo: Valiante.
AMMONITI: Esposito (V), Buzzegoli (B), Ceravolo (B), Lopez (B), De Luca (V), Cissè (B)
NOTE: Spettatori 6.843 (paganti 2.101, abbonati 4.742). Angoli 5 a 4 per il Vicenza. Recupero pt 2′, st 3′.
Non scaccia la crisi il Benevento e dopo le due sconfitte di fila arriva solo un pari casalingo contro il Vicenza. Torrente invece inizia bene la sua avventura sulla panchina veneta. Al Vigorito finisce ancora con le urla dei tifosi di casa ad inveire contro l’arbitro Baroni, reo di aver negato un rigore netto ai giallorossi e di aver gestito una partita in maniera opinabile. E’ una serata di emozioni forti al “Vigorito”, in palio una grossa fetta di futuro per entrambe le squadre. A sei giornate dalla fine ogni inciampo può trasformarsi in una caduta rovinosa. Benevento e Vicenza scendono in campo ancora con le ferite ben visibili delle ultime opache prestazioni. Serve un’inversione di tendenza.
BARONI ALL’ANTICO. Baroni torna all’antico: recupera Ciciretti e rispolvera il 4-2-3-1, il modulo che nel girone d’andata ha spinto in alto la strega. Torrente sceglie a scatola chiusa: lui è arrivato alla corte vicentina appena quattro giorni fa, logico che agisca sulla scia del suo predecessore. Squadra coperta, Gucher davanti alla difesa, poi tanti centrocampisti pronti a supportare le incursioni di Giacomelli e Ebagua. Partita contratta, per certi versi nervosa e a tratti confusa. Il Benevento ci prova di più, l’assetto gli è congeniale, ma le azioni pericolose non fioccano. Il primo brivido lo regala il vicentino Vita, servito maldestramente da Chibsah: il tiro violento è deviato inangolo da Cragno. Il Benevento ci mette un po’ prima di architettare qualcosa di buono dalle parti di Vigorito. La combinazione tra Ciciretti e Ceravolo al 32′ è pregevole, il tiro sfiora il palo. E’ il momento migliore per il Benevento che va ripetutamente vicino al gol. Cominciano a funzionare le corsie esterne. Da sinistra Falco serve Ceravolo che manda di un soffio sulla traversa. Sempre dalla corsia mancina Lopez manda al centro un pallone solo da spingere dentro, ma Ciciretti ci arriva scoordinato e l’azione si perde. Al minuto 42 l’azione più pericolosa del primo tempo. Falco ispira per Ceravolo che arriva sulla destra tutto solo davanti a Vigorito, ma gli spara il pallone sul corpo.
RIPRESA. Prova ad accentuare la sua vocazione offensiva il Benevento nella seconda parte di gara. Non è fortunato all’8′ quando Camporese va a colpo sicuro di testa sul corner di Buzzegoli e da due passi va a colpire in pieno l’incrocio dei pali. Fa molto fumo la squadra giallorossa, ma non riesce a liberare quasi mai un uomo dalle parti di Vigorito. Ci prova un paio di volte Ciciretti, con Cissè che spara una semi-volée che il portiere vicentino para sicuro. Proprio nel finale la partita potrebbe vivere il suo momento decisivo. Ceravolo va sulla sinistra e crossa al centro, Bianchi colpisce nettamente il pallone col braccio sinistro largo. Baroni è lì a due passi, ma non fa una piega. Rigore negato e pubblico inviperito. Il Benevento perde il quarto posto in classifica e recrimina. I play off sono ancora tutti da conquistare.Corriere dello Sport