Quei tre punti sottratti alla classifica con la sentenza emessa lo scorso 12 aprile dal Tribunale Federale Nazionale l’Avellino è riuscito ad annullarli con la vittoria ottenuta a Pisa. Non basta: la società vuole vedere annullata l’infamante accusa – seppure riguardante una presunta responsabilità oggettiva – per un illecito che in realtà non c’è stato. Lo provano i proscioglimenti di Fabio Pisacane, Luigi Castaldo, Raffaele
Danno d’immagine. La società irpina è irritata per il grave danno di immagine costituito da una sanzione ingiusta per la classifica e anche per le casse societarie, con quei 50mila euro di ammenda. L’avv. Vannetiello ha invece già prodotto il ricorso “ciclopico” per vedere attenuata – difficilmente annullata – la sanzione a carico di Millesi mentre appare scontato che i 18 mesi inflitti a Izzo registreranno una drastica riduzione – attraverso la difesa ora affidata all’Mattia Grassani – dalla Corte di Appello Federale, chiamata a esaminare le argomentazioni delle difese dei tesserati e della società Avellino. Prevedibile che l’udienza venga fissata entro fine maggio, con la sentenza di secondo grado resa nota quando i campionati di A e di B saranno già conclusi. In quella sede potrebbero presentare ricorso anche eventuali “terzi interessati” ovvero società che potrebbero trarre vantaggio da una eventuale maggiore penalizzazione (la richiesta della Procura Federale era stata di 7 punti) a carico della società irpina. Perciò l’Avellino punta a ottenere più punti possibile nelle restanti sei gare da disputare, in modo da evitare qualsiasi interesse di terzi e ottenere la salvezza in modo ampio. Comincerà a farlo affrontando domani il Cesena in casa e martedì in trasferta in due confronti diretti per allontanare ogni rischio di finire nella zona play out. Novellino dovrà fare a meno degli squalificati Moretti ed Eusepi nonché dell’infortunato Marco Migliorini. In forte dubbio Paghera mentre è recuperato Jidayi.
Corriere dello Sport