G.M. Remondina (Ex All. Sassuolo): “Sarri è un punto di riferimento per tutti, ma è difficile migliorare questo Napoli!”

GIAN MARCO REMONDINA, ex allenatore di Sassuolo e Verona, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione in onda su Radio Punto Zero: “Domenica sarà una bella partita tra due formazioni che giocano a specchio, col 4-3-3. In dieci anni il Sassuolo ha fatto passi da gigante, quando vincemmo il campionato di C2 il dottor Squinzi fu chiaro, aveva il sogno di fare il derby con l’Inter perché era milanista sfegatato e ci è riuscito con grande merito. Il Napoli piace a tutti, è una squadra che gioca a calcio, che offre spettacolo. Sarri? Sono felicissimo di parlare di lui, è partito dal basso, ha scalato tutte le categorie fino alla Serie A, deve essere orgoglioso per quello che ha fatto e deve essere un punto di riferimento per tutti. Migliorare questo Napoli diventa difficile, è una squadra che gioca benissimo e fa una cosa che non tutti riescono a fare, neppure la Juve: abbina lo spettacolo ai risultati. Jorginho? Lo conosco benissimo, aveva 17 anni quando decisi di convocarlo per la prima volta in prima squadra a Verona. Si allenò con noi e in partitella mi stupì per qualità e personalità. In quel periodo era un giocatore rapido, veloce, tecnico, poteva ricoprire tutti e quattro i ruoli di centrocampo, ora s’è stabilizzato a regista difensivo, ruolo che ricopre molto bene. Quando fu convocato in nazionale lo chiamai per fargli i complimenti, pochi giocatori hanno le sue caratteristiche, merita di tornarci. Ho allenato Gnahoré alla Carrarese, ha caratteristiche differenti da Jorginho, è una mezzala, può giocare in un centrocampo a 3 oppure a 5, ha fisico, tecnica, tanta qualità. In carriera è stato molto sfortunato, è indietro rispetto ai suoi coetanei perché, fisicamente, ha avuto troppi problemi. Ora ha bisogno di giocare con continuità per due stagioni prima di imporsi in massima serie”.
 
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