Il Capitano: «ROMA ATTENTA! Vogliamo la Champions League diretta, bisogna vincerle tutte»

A Pasquetta si va…: con i figli a giocare (innanzitutto) e poi anche un po’ con la fantasia, sperando di indovinare a leggere nel futuro. E’ lì la testa, alla Champions League, all’appuntamento che dà un senso al calcio, a quella musica che ti entra nella pelle e non va più via.

«Cominciamo a vincerle tutte, poi vedremo».

E’ un momento, e durerà un mese e mezzo, ci sarà posto per sognare e poi per svegliarsi, per scrivere ancora, come sempre, attraverso il proprio sito, ciò che Marek Hamsik sta provando adesso che il campionato è stato riaperto: «Non era certo facile, nonostante sapessimo che sarebbe stato decisivo battere l’Udinese: eravamo consapevoli delle difficoltà che la partita avrebbe presentato, ma il pareggio dell’Atalanta, nel pomeriggio di sabato, qualcosa ci ha suggerito». La decima vittoria, nelle ultime tredici del girone di ritorno, ha cancellato le sofferenze iniziali ed il timore di lasciare ancora qualche punto interno, ferite che restano nella memoria di Hamsik: però adesso si è dentro ad un altro campionato, durerà appena sei giornate, metterà in palio la gloria, l’onore ed anche quel po’ di soldi che regala la Champions Legue a chi ci arriva. E’ una corsa ad handicap, ed è noto, perché la Roma ha due punti in più, che diventano tre ripensando alla differenza reti negli scontri diretti: ma non si procede per calcoli, a Castel Volturno e dintorni, si va avanti, si guarda in se stessi, si valutano i problemi che ancora proporrà questa stagione. «E’ inutile mettersi a riflettere sul calendario: noi sappiamo che, per cominciare, dovremo fare l’en plein. E non è semplice. E a quel punto se la Roma sarà stata capace di non lasciarsi superare, allora ci arrenderemo. Ma prima mai». Ci vorrà la pazienza di queste ultime settimane, quella che ha sorretto il Napoli anche dopo il pareggio con la Juventus, quando le distanze si sono dilatate, oppure la capacità di aspettare sfruttata con l’Udinese, chiusa per quarantacinque minuti intorno ad uno 0-0 gratificante. «E’ stata dura, ma siamo stati bravi nel secondo tempo, trovando subito il gol e poi chiudendola. Volevamo i tre punti e li abbiamo conquistati. Ma è stato fatto un passo in avanti, la distanza rimane: è ridotta, ovviamente, però è indispensabile continuare». 
Due punti ancora, ma sarebbero tre, e sfide che rappresentano un peso per entrambe: si riparte domenica (ore 12,30) da Reggio Emilia, con il Sassuolo, coefficiente di difficoltà rilevante; poi ci sarà l’Inter, un’altra trasferta; e poi verrà il «finalone», con insidie meno accentuate ma comunque vive. «La gara con l’Udinese ha semplicemente confermato che non esistono sfide agevoli, per nessuno. Abbiamo sottolineato il nostro periodo felice, abbiamo giocato ancora bene, abbiamo vinto alla distanza ed agevolmente, con una ripresa veramente di spessore. Ora che il gap si è dimezzato, si sta chiaramente meglio. E noi vogliamo la qualificazione diretta in Champions League. C’è un solo modo per non avere rimpianti, fare il pieno nelle prossime sei giornate»

Fonte: CdS

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