De Laurentiis e Hamsik: «Il secondo posto sarà nostro»

«Juve… stiamo arrivando, un passo alla volta».

De Laurentiis celebra il ritorno alla luce, la distanza dimezzata dalla Roma, la continuazione di un ciclo vincente, una stagione piena zeppa di record. Cosa manca al Napoli per compiere gli ultimi passi per avvicinarsi allo scudetto, però, quella è materia per chiromanti e profeti. Ma non per sognatori, visto che il rendimento degli azzurri lascia ben sperare per il futuro. Se il Napoli potrà, il prossimo anno, lottare per lo scudetto fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata, lo diranno ovviamente i prossimi mesi e non certamente le ultime sei giornate della stagione. Il patron del Napoli, da Ischia dove ha trascorso le vacanze di Pasqua e prima di partire per gli Stati Uniti, è convinto che lo scudetto non sia un miraggio per il Napoli. Per questo Napoli di Sarri. Non è la prima volta che rompe il tabù: di scudetto e della sua ambizione di conquistarlo ne ha parlato più volte negli ultimi anni. Soprattutto da quando è arrivato il tecnico toscano. «Vorrei vincere il tricolore entro dieci anni, ma se ci riesco anche prima, naturalmente», ha ammesso all’inizio di questa stagione. De Laurentiis è chiaramente orgoglioso del cammino del Napoli in questa stagione. Traccia, a Radio Kiss Kiss anche un accenno di bilancio sportivo. «Noi non facciamo i catenacciari, sono uno che ha sempre vissuto nel mondo dello spettacolo e voglio avere una squadra che giochi un calcio apprezzato in tutta Europa. Guai, però, a peccare di superbia. Voglio un calcio che fa sensazione e una squadra che giochi con spudoratezza a testa alta. I criticoni parlano di esperienza, mio padre avrebbe detto jatevenne (andatevene, ndr)», dice cancellando tutte le perplessità che aveva invece espresso nella notte del Santiago Bernabeu.
Esalta la stagione di Sarri e degli azzurri: «Il Napoli sta disputando una grande stagione: abbiamo gli stessi punti dello scorso anno, nonostante la Champions che è doversa dall’Europa League che ha causato un maggior dispendio di energie. Abbiamo segnato 95 gol, e senza Milik che, a inizio stagione, ne aveva realizzati sette. Nelle ultime 17 partite di serie A ne abbiamo vinte 14 e pareggiate 3, nel girone di ritorno abbiamo ottenuto gli stessi punti della Juventus. E in Coppa Italia siamo stati penalizzati nella partita d’andata», continua trovando solo spunti per essere contento. «Il secondo posto? Sì ovvio che puntiamo a quello, all’accesso diretto in Champions». Che significa soldi sicuri, preparazione che non va anticipata (si inizierebbe intorno al 10 luglio, proprio come l’anno scorso) e mercato senza condizionamenti. «È stato un onore giocare contro il Real Madrid, la squadra più forte del mondo. È una grande stagione, questa, e non ancora finita: vogliamo migliorare il record dei punti, dei gol fatti e delle vittorie in trasferta. Per lo scudetto stiamo arrivando, un passo alla volta». Fa sapere di aver assunto cinque persone per aumentare le operazioni commerciali e di marketing nel mondo («dove ho calcolato ci sono 120 milioni di simpatizzanti del Napoli»).
Hamsik è certo che il secondo posto sia raggiungibile. «Continuiamo a pensare solo a noi stessi. Proveremo a vincere tutte le partite da qui al termine della stagione, poi vedremo anche cosa farà la Roma», dice nel giorno di Pasquetta che dedica agli amici su un campo di calcetto. E sulla sponda giallorossa Dzeko ribatte: «La pressione è tutta sul Napoli, perché secondi adesso siamo noi e abbiamo più punti di loro». 

Fonte: Il Mattino

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