Che si tratti della Serie A maschile, della Primavera o della Serie B femminile, tra Inter e Milan il derby è la partita più attesa della stagione. A pochi giorni della gara di San Siro, in un campo che dal Meazza dista 5 minuti di auto, stasera si è giocata quella tra Inter Femminile e Milan Ladies. A prevalere è stata la formazione di casa, che si è imposta per 3-2 sulle “cugine”. Le reti nerazzurre di Bonfantini, nel primo tempo, Velati e Regazzoli nel secondo. Ma le rossonere di Volonterio non hanno mollato e hanno accorciato le distanze con Vai e Gramolelli. Il pubblico, abbastanza fitto e caloroso da far sentire il sostegno alle giocatrici in campo, ha apprezzato l’agonismo messo in campo fino all’ultimo secondo. Ha incitato e fatto un tifo che nel 2017, in Italia, non ti aspetti; almeno per quanto riguarda le donne che giocano a pallone. Alla fine vince la squadra di Wergifker, obbligata a fare i tre punti per la rincorsa al primo posto, occupato dal Valpolicella. Animate da una felicità palpabile per aver vinto la stracittadina le giocatrici si sono prestate alle foto di rito sull’erba. Stavolta con un tifoso speciale però, che ha sofferto il forcing finale delle rossonere come se fosse ancora in campo, con il suo numero 4, a tenere ordine nella difesa dell’Inter contro i cugini. Sì, oggi a sostenere le nerazzurre c’era Javier Zanetti. A fine partita gli abbiamo chiesto di fare il punto sul calcio femminile in Italia. Ci ha risposto così: “Mi fa piacere che continui a svilupparsi, noi come società ci teniamo tantissimo. Puntiamo a una crescita costante e l’Inter sta facendo un ottimo lavoro, dal settore giovanile a qui. La famiglia Baresi è sempre presente in questa bella avventura e da 10 anni si impegna per far crescere queste ragazze che oggi stanno dimostrando il loro valore. Oggi è stata una partita dura, come tutti i derby, ma entrambe le squadre hanno messo in campo il loro potenziale”. Le donne nel pallone il potenziale ce l’hanno. Ora manca il sostegno di tutti. E se il primo a scendere in campo è IL Capitano, come non seguirne l’esempio?
La Redazione