Porte aperte a Paduli, è la mattinata dell’allenamento senza veli. Lezione del giorno: calci da fermo. Ne ha bisogno il Benevento che ha qualche carenza sul tema: prova e riprova, qualche bozza potrà anche diventare un gol. Baroni tira un sospiro di sollievo, perché se il giudice sportivo gli ha tolto Ciciretti, l’infermeria gli ha restituito Falco. Il “Messi del Salento” è in ottime condizioni, l’infortunio è ormai alle spalle.
Toccherà a lui infondere fantasia alla squadra, rimettere in azione quel sinistro magico che ha ultimamente riposto in naftalina. Nel ricordo del gran gol dell’andata (ironia della sorte segnato col destro), Falco riprende per mano il Benevento e prova a condurlo al di là del guado, a quei play off a cui ormai la tifoseria ha fatto la bocca.
Per un giallorosso certo di scendere in campo, ce n’è un altro che deve ancora fare i conti con un recupero che pur essendo agli sgoccioli potrebbe essere ancora non completato. Alessio Cragno ci terrebbe, eccome, a scendere in campo a Brescia: ricorda con affetto quell’ambiente dove è iniziata la sua scalata al professionismo. E’ lì che è nato l’ “Uomo (C)Ragno” e farà del tutto per convincere Baroni a rischiare il suo rientro. Un ex che invece ci sarà certamente è Lorenzo Venuti, fiorentino doc, lo scorso anno nelle file delle rondinelle: «Ci sono ancora la metà dei miei compagni dello scorso campionato», sospira il terzino di proprietà della Fiorentina. Ma niente sentimentalismi. E soprattutto niente sconti. Perché se il momento del Brescia non è dei migliori, quello del Benevento va aggiustato con opportuni risultati. Il presidenteVigorito ha parlato di sette finali da disputare da qui alla fine della stagione regolare, Venuti raccoglie l’assist e non si tira indietro: «Ultimamente siamo sempre andati in campo pensando che giocassimo una finale, l’impegno non è mai mancato. Qualche risultato sì. A Cittadella sabato forse siamo entrati in campo con eccessiva superficialità, abbiamo preso gol e poi non siamo stati più in grado di recuperare. Bisogna fare qualcosa in più».
A Brescia dunque non c’è spazio per le titubanze, bisogna scendere in campo per vincere: «Credo possa essere una bella partita, perché anche loro non possono perdere. Noi, da parte nostra, dobbiamo solo pensare di portare a casa i tre punti». La truppa di Baroni ha dunque chiaro l’obiettivo da raggiungere. Non bisogna più sbagliare, perché non sempre gli avversari saranno così accondiscendenti come lo sono stati quest’ultima settimana: «C’è andata bene, quelli dopo di noi hanno perso quasi tutti. Ma ora dobbiamo solo affidarci a noi stessi, il futuro dipende da noi e non vogliamo più sbagliare». Oggi si replica a Paduli, nel pomeriggio foto ricordo e selfie con Ceravolo e Chibsah allo Store giallorosso. Un momento di socializzazione tra la tifoseria e due dei suoi idoli calcistici.Corriere dello Sport