Il punto della situzione – di R. Muni: “Sbancata Roma!”

Il Napoli vince anche la seconda trasferta stagionale all’Olimpico di Roma, bissando con la Lazio il successo ottenuto contro i cugini giallorossi. Contro il napoletano Immobile, la vittoria degli azzurri è stata netta e rotonda, 3 a 0 che ammette poche attenuanti. È del Magnifico la firma d’autore sulla vittoria, una pennellata d’arte calcistica impressa sulla tela del maestro Maurizio Sarri, che ha assunto le sembianze di una doppietta e di un salvataggio sulla linea di porta. Con la doppia segnatura, che ha seguito il gol iniziale di Callejon, il talento di Frattamaggiore ha vinto il duello a distanza con Ciro Immobile, suo compagno d’attacco nel Pescara delle meraviglie. Colti da un momento di romanticismo, durante il sunday night capitolino, in molti si saranno immaginati, sognando ad occhi aperti, un Napoli fatto di tanti talenti partenopei, con Immobile e, perché no, Fabio Quagliarella a formare un tridente suggestivo e romantico con il Magnifico. Un tridente napoletano innescato da un altro napoletano, stavolta acquisito, quale capitan Hamsik con Pepe Reina a blindare la porta azzurra. In fondo è risaputo che ‘napoletani si nasce…non importa dove’. Finita la digressione romantica e tornando a parlare di Lazio-Napoli, snoccioliamo le indicazioni positive che l’incontro ha fornito. Tra le tante buone nuove, spicca lo zero nella casella dei gol subiti. Il fenomeno viene definito clean sheet usando un neologismo calcistico anglofono. Visto che la squadra azzurra è accusata di incassare troppi gol, credo che sia stato doveroso sottolineare, prima di tutto il resto, la rete inviolata di Reina. Altra notizia positiva è la prestazione di Allan, vero padrone del centrocampo nel match dell’Olimpico. Sebbene le novità di stagione, di Zielinski e Rog, abbiano portato una ventata di aria nuova e tanto entusiasmo, qualcuno aveva accantonato troppo frettolosamente il mediano brasiliano, arrivando addirittura a preparargli le valigie. Domenica sera, il centrocampista di Sarri ha rinfrescato la memoria dei suoi detrattori, con una prestazione superlativa. Se le tre reti del Napoli sono arrivate a conclusione di altrettante azioni da manuale, di quelle fatte con la Play Station per intenderci, il merito va condiviso anche con la linea di centrocampo che, quest’anno, gode di tanta abbondanza di quantità e qualità. Nei cambi fatti da Sarri, con gli ingressi di Zielinski, Rog  e Milik, si è capito quanta bontà c’è stata nel mercato estivo. Qualcosa ancora manca per completare il mosaico vincente ma si ha la sensazione che siamo davvero ad un passo dal traguardo. I numeri, spesso, dicono cose che vanno ben oltre il dato in sé, basta saperli leggere ed aver voglia di farlo. I numeri azzurri ci raccontano che la squadra di Sarri, orfana del suo numero nove e nonostante l’infortunio occorso a Milik, viaggia con gli stessi punti della passata stagione e punta a battere il record di reti realizzate! Se mister Sarri voleva davvero dividere le trentasei reti di Higuaìn tra gli altri attaccanti a sua disposizione, possiamo dire che la missione è stata compiuta. Fare tre reti all’Olimpico non è cosa da poco ed è difficile trovare aspetti negativi. Tuttavia, quei dieci minuti di follia, che avrebbero potuto rimettere in partita la squadra di Simone Inzaghi e rischiare di compromettere un’ora di dominio assoluto, ci fanno capire che il processo di maturazione non è ancora completo. Su questi cali di tensione, antipatici e dannosi, Sarri dovrà lavorare ancora tanto. Il Napoli ha vinto in casa di una squadra reduce da cinque vittorie e un pareggio e fresca finalista di coppa Italia ma c’è qualcuno che ha trovato nel derby di coppa Italia una attenuante alla sconfitta dei biancocelesti. Ma il Napoli non aveva giocato l’altra semifinale con la Juve…ventiquattro ore dopo? Gli azzurri hanno vinto surclassando la Lazio sotto tutti i punti di vista e lo ha fatto giocando un calcio spettacolare e le accuse di offrire uno spettacolo circense le rispediamo al mittente, Max Allegri. Prima di concludere, spenderei due parole sugli ennesimi episodi vergognosi a cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sugli spalti dell’Olimpico e dello Stadium. Il razzismo verso Napoli e Koulibaly e le offese alla madre di Riccardo Meggiorini del Chievo, scomparsa da circa un mese, sono vergogne di cui il nostro calcio ed il nostro paese farebbe volentieri a meno. Tuttavia, ciò che ferisce ed indigna di più è l’impunità, mediatica e non, di cui godono certe tifoserie che, pertanto, si sentono in diritto di dare libero sfogo ai propri beceri istinti. Avanti Napoli, Avanti!

Riccardo Muni

 

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