Sono passati 10 anni da quando un 20enne Marek Hamsik passava dal Brescia al Napoli. Al suo arrivo l’accoglienza non fu delle migliori, presentato insieme al “Pocho” Lavezzi, tra la contestazione dei tifosi che chiedevano, all’allora direttore Marino, acquisti più blasonati per il grande ritorno in A del Napoli.
Ebbene da quel 1° luglio 2007 ad oggi, molte cose sono cambiate, il Napoli è da anni una consolidata big del calcio Italiano e l’assoluto protagonista di questa crescita è proprio quel ragazzino che 10 anni fa arrivò tra le diffidenze di molti, Marek Hamsik. Oggi Marek è un uomo, nel pieno della maturità e, con l’addio di Cannavaro, è diventato anche il capitano del Napoli. Ha avuto molte occassioni per andare via e guadagnare di più e, perchè no, vincere qualcosa di importante, ma Marek ha sempre detto no, legando il suo nome, indelebilmente, a quello del Napoli, sposando club e città e Napoli ha addotato lui come figlio ed eroe, considerandolo un “Slovacco Napoletano”. In tanti gli sono passati vicino, iniziando da Lavezzi, passando per Cavani, finendo ad Higuain, attirati da lauti guadagni e da facili vittorie e che, uno alla volta, sono andati tutti via, ma lui no. Lui non ha mai tentennato, perfino il re dei procuratori, Raiola, si è dovuto arrendere alla sua ferma volontà di restare in azzurro e questo lo ha innalzato di diritto a bandiera del club, così come Totti per la Roma, Zanetti per l’Inter e Maldini per il Milan. Non tutti i momenti in azzurro sono stati felicissimi per lo slovacco, che ha vissuto gli anni più difficili sotto la guida tecnica di Benitez, ma con l’arrivo di Sarri, il talento di Marek è rifiorito, ed oggi, a quasi 30 anni, sta vivendo la stagione migliore della sua carriera.
I numeri parlano chiaro, 11 gol in campionato, ad uno solo dal suo record di 12 siglato nella stagione 2009-2010, ma 14 in totale, contando anche Champions e Coppa Italia, che corrispondono già oggi al suo massimo stagionale, quando mancano ancora 7 gare da disputare. Per non parlare degli assist che sono già 13 in tutte le competizioni. Sicuramente, però, quello che più fa impressione, è il numero totale di reti in maglia azzurra: 112, in 445 presenze, che fanno di Marek il 2° marcatore All-Time del Napoli, con la concreta possibilità di raggiungere e superare al 1° posto il più grande di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, che dista appena 3 gol. L’importanza di Marek, però, non si ferma solo ai gol e agli assist, anche mister Sarri, ha dichiarato, l’impossibilità per lui di farne a meno. Con gli anni Marek è migliorato in tantissimi fondamentali e, se prima era il numero 1 negli inserimenti da dietro, ma latitava un pochino negli altri aspetti del gioco, oggi fa molto di più, essendo la vera fonte di gioco degli azzurri insieme a Lorenzo Insigne, infatti non è un caso che la stragrande maggioranza delle azione offensive azzurre partano dal lato sinistro dove stazionano lo slovacco ed il napoletano, che con i loro continui e ripetuti scambi, spesso e volentieri, mandano in tilt le difese avversarie e riescono a far partire l’assist o il tiro giusto per andare in gol. Inoltre, anche in fase di filtro, il capitano azzurro ha dimostrato di essere cresciuto moltissimo ed infatti è il 4° della rosa azzurra per palloni recuperati alle spalle di Koulibaly, Jorginho ed Hysaj.
Una critica che spesso viene mossa allo slovacco azzurro è quella di “venire meno” nelle gare importanti e di avere scarsa personalità e poco carattere, ma anche questo “mito” è facilmente smentito se si osserva e analizza attentamente tutta la stagione ed anche quelle passate, come ad esempio il gol in casa del Villareal che diede al Napoli di Mazzari il passaggio agli ottavi di Champions, oppure il gol (purtroppo inutile) al San Mames nei preliminari di Champions contro il Bilbao del Napoli targato Benitez, o ancora, la storica doppietta contro la Juve di Ferrara che permise al Napoli di vincere a Torino dopo 23 anni, o venendo ad episodi di quest’anno, i gol in Champions con il Benfica in casa o quello importantissimo in Turchia per l’1-1 contro il Besiktas. Ma la dimostrazione più grande di Personalità e di carattere, Marek la dà ogni qual volta scende in campo con la maglia azzurra, da 10 anni a questa parte, senza mai una polemica, senza mai accenare discorsi su rinnovi e, senza mai mettere in dubbio il suo amore e la sua permaneza a Napoli, perché restare qui e cercare di vincere qui, è sinonimo di grande carattere, è sinonimo di grande personalità, è sinonimo di grande UOMO.