Ieri, all’Olimpico, la grandezza della partita di Insigne non sta in quella fantastica doppietta che poteva segnare solo lui, ma in quel salvataggio sulla linea che sembrava fosse di Albiol. Perchè significa che, dopo aver segnato il 2-0 e aver prodotto le migliori occasioni del Napoli, non pensava proprio che la sua partita fosse conclusa. Lorenzo sta volando e non si accontenta più. Con la partita già vinta, fa partire il contropiede, lancia Milik a sinistra e mentre la palla viaggia verso destra, dove l’aspetta Zielinski, fa uno scatto micidiale per ricevere l’assist del polacco e al volo firma un capolavoro. E’ un Insigne da record: 14 gol in questo campionato, suo nuovo record in Serie A ed ha ancora 7 partite per provare addirittura a puntare ai i 18 realizzati in B col Pescara di Zeman. In tutto i gol stagionali sono 16 (uno in Coppa Italia e un altro in Champions, al Bernabeu). Insigne va avanti a doppiette e pur non avendo il fisico da corazziere, fuori casa non si fa intimidire e si conferma bomber da trasferta. Ieri all’ Olimpico: 4 tiri, 3 nello specchio (con 2 gol), 109 passaggi totali (secondo solo a Jorginho) col 91,7 per cento riusciti, 72 passaggi nel centrocampo avversario (anche in questo caso prima di lui solo Jorginho) con l’87,5 per cento riusciti. Insomma, numeri da grande partita. Sarri è l’allenatore che sta tirando fuori da Insigne quello che tutti avevano intravisto: una qualità immensa.