Altra occasione persa, proprio quando il Benevento si era riassestato nella zona play off che conta. Adesso c’è di nuovo il rischio di venire risucchiati, la partita di Cittadella racconta verità poco
confortanti sulla tenuta di squadra che ha in mano Baroni. «Ci ha tolto il ritmo questo gioco molto spezzettato, però siamo mancati nella gestione», osserva l’allenatore davanti ai microfoni. «Chiaro che se vai sotto, diventa tutto più difficile. Vero che, insieme alla Spal, siamo la formazione che ha recuperato di più nel punteggio, però prima di prendere gol abbiamo fatto troppa fatica. L’1-0 è arrivato a difesa schierata: quello di Chiaretti era un cross lento, di facile lettura». Sana autocritica, e un sorriso forzato quando si fa notare a Baroni che il Benevento non ha mai mollato i piani alti. Niente alibi per i sanniti, però… «C’è anche da che giochiamo senza attaccanti praticamente da due mesi: Ceravolo sta raschiando il barile, negli ultimi venti minuti non ho neanche potuto sostituirlo perchè è arrivata l’espulsione. A proposito, quello che ha portato al rosso di Ciciretti non mi sembrava un fallo così grave: hanno alzato la gamba entrambi, era una palla contesa. Una volta in dieci, abbiamo perso la linearità del gioco. Ora i punti sono pesanti: bisogna essere più cinici e attenti, in generale. L’obiettivo? La società lo ha ribadito, c’è da mantenere la categoria. Però ora siamo davanti, sperando di continuare un campionato da protagonisti». Corriere dello Sport
