L’approfondimento di A. Tullio: “Crescere, strada obbligata”

Un misto di amarezza mescolato alla consapevolezza di un futuro che apre a nuove possibilità. Orizzonti nuovi di una squadra evoluta sotto tanti aspetti ed involuta sotto altri per via di limiti evidenti in fase difensiva. La Juve lo testimonia quanto questa squadra sappia essere forte e fragile nello stesso tempo. Scampoli di partita dove soffre e regala i goal, si alternano all’interno di una partita che il Napoli sa dominare, ma non gestire. Domina e non gestisce perché non controlla il risultato. E’ la contraddizione di questa squadra che fa della sua bellezza il suo biglietto da visita. La bellezza deve portare al risultato affinchè diventi immortalità. E’ il Napoli dei paradossi perché disegna una partita contro i bianconeri che vince ai punti e sul campo, ma se ne esce con un pugno di mosche. Senza concretezza la bellezza diventa vana. Urgono soluzioni, anzi, urgono le domande dominanti che faranno prendere decisioni future in ogni senso. Dalla conferma di Sarri al contratto di Insigne e Mertens. L’incertezza sul rinnovo di Ghoulam fa presagire movimenti in fase di mercato di una difesa che va rinforzata nella qualità degli uomini. A metà campo la squadra è giovane , ha gamba, ha qualità, sa dominare e controllare l’avversario, in avanti niente lascia presagire a problemi evidenti, tutt’altro. E’ il Napoli che deve inseguire fino alla fine un secondo posto che tutto sommato meriterebbe. Ci vuole tempo e lungimiranza. Questa stagione sa di un bivio. In ogni senso. Crescere è l’unica ricetta per evitare di decrescere. Strada obbligata.

a cura di Alessandro Tullio

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