Il signor Lorenzo Insigne non è più uno studente, non è più una promessa: è una realtà straordinaria. Un valore assoluto, tanto per citare Sarri; un leader del Napoli, citando invece il campo. Ora il Magnifico deve completare l’opera: aiutare il Napoli nella missione secondo posto. A cominciare dalla partita di domani con la Lazio del suo amico Immobile. I quattro giorni con la Juve, hanno infatti portato a 4 i punti di ritardo del Napoli dal secondo posto, con una romana davanti e un’altra a inseguire, la Lazio. Un affare di famiglia tra scugnizzi. Lorenzo, insomma, dovrà dare il meglio di se stesso in quella che si appresta a passare agli archivi stagionali come la trentunesima partita consecutiva dal primo minuto. Sacrificio, passione, estro: è un giocatore totale, l’Insigne che ha conquistato un San Paolo spesso anche spietato nei suoi confronti. Ora, però, la storia è cambiata: e gli applausi si sprecano anche quando la giocata non è degna del suo talento. I numeri e i primati, comunque, non si fermano per scrivere un altro record individuale, e nello specifico quello di reti in campionato, a Lorenzo basta un altro graffio. Lorenzo vuole fare 13, perchè migliorare è un altro verbo rispetto a eguagliare. Mai visto un Insigne così. Mai. Per fortuna di Sarri e di una squadra che lui, ormai, trascina come un leader vero. (CdS)