Francini ai microfoni de Il Mattino: «Bisogna aggredire subito la Juve senza scoprirsi. Hamsik? Un grande uomo, supererà Maradona e Diego sarà contento»

Minuto 119: cross di Careca, colpo di testa vincente di Renica, il gol del 3-0 alla Juve, quello che completa la fantastica rimonta azzurra nei quarti di finale di coppa Uefa 1988-89, poi vinta in finale contro lo Stoccarda. Giovanni Francini tra i protagonisti di quella notte magica ricorda bene quell’impresa.
Come riusciste a battere 3-0 la Juve?
«Eravamo convinti dei nostri mezzi ed entrammo in campo sapendo che potevamo ribaltare il risultato. Questo perché avevamo la consapevolezza di essere una squadra forte con tanti giocatori in grado di cambiare il corso di qualsiasi partita. Aggredimmo subito la Juve, restammo sempre concentrati e venne fuori il gol all’ultimo minuto dei tempi supplementari di Renica: una grandissima gioia per noi e per i tifosi».
Questo Napoli può ripetere l’impresa?
«La partita è difficile ma nel calcio non c’è nulla di definito in partenza. Il Napoli sta bene, i giocatori sono forti e sanno l’importanza della partita e quanto ci tengono i tifosi».
Sarri oltre al bel gioco insegue il primo trofeo con il Napoli.
«Sarri vuole vincere sempre e metterà in campo la migliore formazione possibile per ribaltare il risultato contro una squadra importante e solida ma non imbattibile come si è visto anche domenica sera».
Rispetto al match di campionato il Napoli cosa dovrà fare di più?
«Dovrà stare molto attento a non prendere gol perché se dovesse subire una rete in avvio come domenica diventerebbe tutto più complicato. Quindi è necessario stare attenti già dal fischio d’avvio e limitare i bianconeri come poi è avvenuto nell’ultima partita quando la Juve dopo il gol di Khedira non ha più tirato in porta. E poi dovrà sfruttare la tantissime occasioni che riesce a creare: bisogna essere ancora più cattivi e determinati sotto porta anche se il Napoli segna già tanto».
Uno dei dubbi è quello tra Mertens e Milik: lei chi schiererebbe dall’inizio?
«Sarri ha il polso della situazione e farà la scelta migliore. Sono due ottimi giocatori con caratteristiche diverse, il tecnico azzurro già domenica aveva in mente di fare entrare Milik, può darsi che stavolta giochi dall’inizio: tutte e due le decisioni sarebbero valide»
Ha incontrato Hamsik a Castel Volturno: ci sveli le sue sensazioni?
«Ho conosciuto un giocatore legatissimo al Napoli. Hamsik oltre ad essere un grandissimo calciatore è un grandissimo uomo che ha sposato la causa azzurra e da quello che ho capito vorrebbe rimanere per sempre qua. Supererà Maradona nel numero di gol e Diego sarà il primo ad essere contento: gli ho augurato di vincere lo scudetto per vivere la nostra stessa emozione».
Al San Paolo saranno di nuovo in 50mila: un’arma in più per gli azzurri.
«Sicuramente, la cornice di pubblico domenica era straordinaria, io ero allo stadio e lo sarò anche per la coppa Italia. Il pubblico darà una spinta ulteriore alla squadra per cercare di centrare la rimonta».
Qualità tecnica, attenzione tattica, corsa. E poi cosa ci vuole per piazzare imprese del genere?
«Tanto carattere. Quello ci vuole sempre per vincere in ogni partita ma ancora di più in sfide del genere. Occorre quel qualcosa in più come determinazione e cattiveria agonistica per voler raggiungere a tutti i costi il risultato».
Sarri cambierà qualcosa anche a centrocampo: quest’anno ha più soluzioni e le sta sfruttando.
«E fa bene, penso che qualche cambio lo farà anche stavolta. Questa partita è importantissima perché è in palio la finale di Coppa Italia. Poi però domenica c’è una partita importantissima di campionato contro la Lazio e il Napoli viene già da una gara molto dispendiosa con la Juve. Soprattutto a centrocampo ci vuole gente con gamba fresca».
E in porta potrebbe tornare Reina.
«Rafael non ha fatto male, ho visto una buona uscita e sicurezza nel gioco con i piedi ma Reina dà una sicurezza diversa anche in termini di esperienza».

Fonte: Il Mattino

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