La Juventus di Allegri ha sempre segnato al Napoli (anche l’anno scorso) mentre Sarri è andato in bianco nell’1-0 del sorpasso, minuto ottantotto: e nella “tripla” la Vecchia Signora ha mandato in gol quattro uomini (Bonucci, Dybala, Higuain e Khedira) mentre Callejon e Hamsik sono stati gli unici due che ce l’hanno fatta dall’altra parte. Raccontano gli ultimi match che la Juventus ha un cinismo fuori dal comune: otto tiri nello specchio, in questi centottanta minuti del 2017, e quattro reti; al Napoli ne sono serviti otto per riuscire a capitalizzarne due.
Il calcio di domenica, al San Paolo, è stato vissuto attraverso due interpretazioni completamente diverse, si direbbe opposte: 728 passaggi del Napoli, contro i 267 altrui, un possesso del 60% per gli azzurri; mentre a Torino, in Coppa Italia, ai bianconeri fu sufficiente il 46% del palleggio, per ritrovarsi in prossimità dei passaggi del Napoli. Poi il campo s’è spinto alle proprie conclusioni, che vanno al di là di qualsiasi lettura: la Juve ne ha vinte due, ne ha pareggiata una e stasera parte con due gol di vantaggio. Non c’è nulla di strano, perché il calcio sa anche essere scienza inesatta o anche precisa.
Fonte: cds