Cinque anni dopo, la cresta alta che fende la notte è quella d’un capitano ormai sull’uscio della storia, perché Diego Armando Maradona è a quattro reti; ed è stata una folgorazione, sulla via di Madame, che ha abbagliato il San Paolo, l’ha tirato fuori da quello psicodramma di massa racchiuso nella bugia di una partita. «Avremmo meritato noi e penso non ci siano dubbi. Abbiamo fatto una grande, grandissima partita ed avremmo potuto vincerla. Il risultato è ingiusto, ci hanno segnato nell’unica chance che hanno avuto, mentre noi abbiamo creato una serie di opportunità».
E’ stata un’ora e mezza (quasi) surreale, dominata dalla sagoma di Higuain, dalla sua presenza, da quel tormento che ha scavato nell’anima del San Paolo e che però ha lasciato indifferente Hamsik, amico d’un tempo che però non dimentica. «Io non ho pensato a lui e non so cosa dirvi su cosa abbia potuto provare. In tre anni che è stato qui, ha dato tutto, poi è andata così».
E’ andata pure la prima e dopodomani si replicherà e sarà così strano e comunque bello rivivere questi momenti d’un calcio che resta inchiodato al buon senso, alla responsabilità collettiva, ad un gioco che diventa accattivante e che non concede alcuno spazio ai rimpianti. «Noi ce l’abbiamo messa tutta e devo dire che la gente ha apprezzato. Li abbiamo costretti a stare dinnanzi alla loro area fino all’ultimo e fa niente se nel finale ci è mancata un po’ di forza. Il secondo posto resta un obiettivo possibile, il campionato è ancora lungo, ci sono otto partite e anche la sfida tra Roma e Juventus. Noi ci crediamo, siamo fiduciosi, e siamo anche ottimisti per la partita di Coppa Italia: possiamo farcela, ma sarà importante non prendere gol».
Fonte: CdS