Allegri ha la faccia un po’ così, nel senso che apparentemente niente e nessuno sembrano stravolgere la sua tranquillità. Nei toni e negli atteggiamenti riconosce la superiorità del Napoli e non si scompone nemmeno più di tanto quando gli viene rivolta la fatidica domanda: scusi, mister, tutta qui la capolista del campionato? «Si, oggi bisogna fare i complimenti al Napoli. Non è facile giocare contro di loro».
Non sarà agevole ma nemmeno gratificante per il popolo juventino vedere la squadra stretta nell’angolo: un solo tiro in porta, quello del gol, Higuain non pervenuto, come tanti altri suoi compagni. Non l’avevate mica preparata in questo modo? Allegri anticipa la questione scomoda. «L’avete vista tutti, siamo stati costretti a giocare in difesa. Sinceramente non ci trovo niente di scandaloso, gli scudetti si vincono così».
La settimana iniziata con la Panchina d’oro e terminata con la miglior performance del collega Maurizio, riprenderà da oggi: c’è da preparare la sfida di coppa Italia. Tipo essenzialmente pratico, Allegri invita a non scandalizzarsi quando gli viene chiesta un’ulteriore opinione sull’atteggiamento tattico dei bianconeri.
«Ripeto, non dobbiamo vergognarci per la nostra prestazione. Ci siamo adattati perché il Napoli ci ha costretto a questo tipo di gara: a maggio nessuno si ricorderà che abbiamo giocato male al San Paolo. A volte prepari le partite in un certo modo e poi le circostanze ti obbligano a cambiare. Abbiamo iniziato bene e dopo il vantaggio di Khedira credevo che si potesse fare meglio. È chiaro che certe situazioni vanno riviste, nel senso che dobbiamo migliorare, però si gioca in due e all’avversario vanno fatti i nostri complimenti perché il Napoli ha disputato una gran partita».
Tra le mani resta un preziosissimo punto, a otto giornate dalla fine non si può tenere da parte la classifica e far finta di niente. «Sei punti sulla Roma in questa fase della stagione non sono pochi, proveremo a vincere il maggior numero di gare che restano. Siamo messi bene e non abbiamo la pretesa di dover dominare sempre».
Formazione abbottonata perché l’obiettivo iniziale era quello di distruggere il gioco altrui e non di costruire il proprio? «Non dimenticate che avevo Dybala con due allenamenti nelle gambe e Cuadrado rientrato da pochi giorni dopo un lungo viaggio. L’approccio è stato buono, si doveva gestire in maniera diversa il vantaggio ma il Napoli ha preso lentamente campo e non l’ha più mollato. È difficile giocare contro di loro, vengono fuori sempre partite strane al San Paolo».
Un obiettivo alla volta: Allegri sente di avere in pugno lo scudetto, ora testa alla coppa Italia. «L’unica regola del nostro calcio che conosco è quella del risultato: lo abbiamo raggiunto e mi basta questo. La forza di una squadra è capire la partita e adeguarsi, noi l’abbiamo fatto, anche Higuain si è calato nella parte. Con calma prepareremo il match di mercoledì, sia chiaro che vogliamo la finale».
Fonte: Il Mattino