Ancora una volta, la montagna partorisce il topolino. Dell’operazione «Fuorigioco», indagine della Procura di Napoli su fatture false ed evasione fiscale che aveva coinvolto decine di giocatori, procuratori e dirigenti di prima grandezza, provocando ondate di indignazione, in sede di giustizia sportiva restano agli atti una trentina di condanne per ammende e brevissime inibizioni e altrettanti proscioglimenti. Dei 65 tra giocatori, agenti, dirigenti e club deferiti dalla Procura federale, gli unici condannati a pene comprese tra i 5 e i 29mila euro sono i soggetti (Oddo, Immobile, De Laurentiis, Ghelfi tra gli altri) e le società (Inter, Napoli, Genoa, Cesena) che hanno patteggiato. Per tutti gli altri, ieri la Corte d’appello federale, respingendo il ricorso della Procura federale, ha confermato l’inammissibilità dei deferimenti dichiarata dal Tribunale di primo grado. Il motivo? La Procura aveva acquisito gli atti dell’indagine dei pm napoletani fuori dai tempi consentiti dal codice.
Fonte: gasport