Poi tra qualche anno sbucherà fuori qualcuno a dire – previo colpo di tosse per dare tempo alla platea di mettersi in ascolto – che il Grande Romanzo Italiano in fondo l’abbiamo sempre cercato dalla parte sbagliata. Sarebbe bastato seguire il pallone che rotola, sarebbe bastato ripescare nella nostra memoria collettiva quei fotogrammi che fissano in un attimo e per sempre partite, gol, uomini, campioni, mestieranti, idoli eterni e figurine da coreografia, facce, drammi, gioie e tutto il corredo che si porta dietro il calcio. E Napoli-Juventus o Juventus-Napoli, da qualsiasi parte la si voglia considerare, di questo Grande Romanzo Italiano – date un’occhiata ai dieci momenti che abbiamo scelto – è uno dei capitoli più affascinanti. Le diavolerie di Sivori, quel gol velenoso di Altafini, Maradona che si fa beffe delle leggi gravitazionali, l’altèra classe di Platini, il furore di Cavani, i voli eterni di Buffon. Se è vero che il nostro calcio parla dell’Italia, la rappresenta, forse la spiega, in ogni caso la fotografa; ecco che questa sfida – per come è stata vissuta nel corso degli anni – riassume in sé molto di noi e ci ribadisce la potenza del calcio. Lo spettacolo continua. Qui si fa la Storia. E’ già tutto scritto. E’ ancora tutto da scrivere.
Fonte: CdS