Inizierà sabato a Pisa un ciclo di gare decisivo per la Salernitana: prima tre partite in una settimana (Pisa appunto, poi il Cittadella all’Arechi e la Ternana al Liberati), quindi altri quattro incontri di cui tre in casa (Latina, Bari e Frosinone) ed uno fuori (Pro Vercelli). Sette gare in ventotto giorni, col vantaggio di disputarne quattro a Salerno. L’obiettivo minimo è la salvezza. La Salernitana, che ha undici punti in più in
classifica dopo lo stesso numero di giornate della scorsa stagione, dovrebbe ottenere altri cinque o sei punti per essere al sicuro. L’anno scorso la Pro Vercelli si salvò a quota 46, l’anno prima il Crotone con 48 punti e l’anno prima ancora il Cittadella con 47. La Salernitana al momento ne ha 42 e quindi è davvero ad un passo dalla salvezza. La partita di sabato a Pisa sarà il primo di questi sette ostacoli, probabilmente il più difficile da superare considerata la proverbiale determinazione delle squadre di Gattuso. Uscire imbattuti dall’Arena Garibaldi sarebbe già un risultato importante, per poi puntare tutto sul match interno col Cittadella in programma martedì sera. Bollini ritrova Zito, ma deve ancora rinunciare a Busellato. Ballottaggio Improta-Donnarumma in avanti.
TABELLA. Una volta assicurata la permanenza nella serie cadetta, ma solo allora, i granata potrebbero provare a guardare oltre. Lotito e Mezzaroma ci credono, ma non è affatto facile. L’anno scorso dopo trentadue giornate la zona play off era delimitata dal Pescara con 49 punti. Nelle ultime dieci gare proprio gli abruzzesi ottennero ventitré punti, piazzandosi poi al quarto posto. La Virtus Entella, che aveva gli stessi punti del Pescara dopo trentadue turni, ne ottenne quindici nelle ultime dieci giornate e non andò ai play off. La soglia limite fu di 65 punti, l’anno prima, invece, di 59. Considerando il distacco attuale della Salernitana dalla zona play off, che è di quattro lunghezze, la squadra di Bollini dovrebbe viaggiare più o meno alla media tenuta nelle ultime quattro partite, che è di 2,5, per centrare l’obiettivo. Insomma, ci vorrebbe davvero un’impresa sportiva. Il fattore campo potrebbe essere determinante. E’ chiaro, infatti, che se dopo le prossime tre gare la Salernitana dovesse aver già raggiunto o comunque essere ad un soffio dal traguardo della salvezza, per i confronti interni con Latina, Bari e Frosinone all’Arechi potrebbero esserci tra i quindicimila ed i
ventimila spettatori.
PUBBLICO. Dopo Bari, Verona e Cesena, la Salernitana resta il quarto club in B per media di spettatori, ben 10.462. Proprio domenica scorsa in occasione del match con l’Ascoli la cornice di pubblico è tornata ad essere consistente all’Arechi (10.582 spettatori) dopo una flessione coincisa con i deludenti risultati del mese scorso. Ieri pomeriggio è scattata la prevendita dei biglietti per la partita di Pisa. Erano 400 i tagliandi del settore ospiti messi a disposizione dei tifosi granata al prezzo di 11,50 euro, diritti di prevendita inclusi, e sono praticamente finiti in poche ore. La richiesta era di gran lunga superiore e quindi il settore ospiti dell’Arena Garibaldi sarà completamente esaurito. Il sostegno del pubblico potrà essere un elemento fondamentale da qui alla fine del campionato. La passione ed il calore della tifoseria granata sono ben noti e tutto potrebbe moltiplicarsi se la squadra di Bollini dovesse realmente competere per la zona play off.Corriere dello Sport