Napoli-Juventus – Dalla montagna K2, difficile da scalare, al Marek nostrum!

K come KOULIBALY Robe di kappa. Il senegalese Kalidou Koulibaly, 26 anni, 1,87, e il tedesco con passaporto tunisino Sami Khedira, 30 anni, 1,89. Sono 110 le partite in azzurro di Koulibaly (80 in campionato). Quest’anno a segno contro la Roma nell’1-3 al San Paolo. Khedira da due campionati alla Juve, 20 presenze l’anno scorso, 25 quest’anno con 4 gol firmando l’1-0 della Juve a Roma contro la Lazio e segnando contro Fiorentina, Pescara e Sassuolo. Arma a sorpresa della Juve nell’area avversaria. Di solito sblocca il risultato. L come LORENZO La notte di San Lorenzo. Lorenzo Insigne. Fine settembre di due anni fa. La Juve a Fuorigrotta. Di sabato e di sera. Allegri in crisi con Buffon, Bonucci, Chiellini, Pogba, Dybala. Il primo Napoli di Sarri. Una partita da dentro o fuori con le due squadre sotto la metà della classifica dopo cinque giornate. Andamento lento. Risorgere o affondare. Risorse il Napoli. Koulibaly giocò la palla dalle retrovie, Hamsik eluse Hernanes, palla a Insigne. In corsa, Lorenzo dà e riceve da Higuain e parte la rasoiata che batte Buffon. In hoc Insigne vinces. Un boato scosse il San Paolo. Napoli in vantaggio al 25′. Raddoppiò il Pipita. Segnò Lemina. 2-1 per il Napoli. Vai, Lorenzo. Repetita Juventus. M come MAREK Marek nostrum. Già cinque gol alla Juventus. La strada è segnata. Se Hamsik gira, tutto il Napoli gira. È il faro. È Aladino con la lampada meravigliosa. È il Genio. È il principe azzurro. È il mago Merlino artefice della palla rotonda. Due sere al San Paolo per fare la cresta alla Signora. Animo, Hamsik! Basta ca ce sta o Marek. E il Napoli vola.

Il Mattino

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