Napoli ed il Pipita – 1000 giorni con la vista sul mondo ed il mondo ai suoi piedi

Qualcuno dice che dura dai 18 mesi ai tre anni la fase massima dell’ innamoramento. Anche famose canzoni parlano di mille giorni. Tra Napoli ed il Pipita è stato così, ma l’amore non è finito di comuna accordo, se così possiamo dire…Quando la parola fine è unilaterale, dall’ altro lato c’è sempre chi ci resta male, chi si sente tradito. Poi, si verificano i ritorni e non è possibile che non ti vengano a trovare i ricordi. Posti, amici, abitudini, sensazioni…In qualche modo casa. Quella che lo ospita ora a Torino, pare sia una villa meravigliosa, lussuosa e con piscina, qui a Napoli aveva una terrazza sul mondo e un mondo ai suoi piedi, nel quale si ritirava per cercare pace e tranquillità. Il Corriere dello Sport scrive:

“L’oasi, invece, è la casa, bella, di lusso, “nota” prima ancora del suo arrivo a Napoli. Guarda un po’ il destino, pensano tutti: proprio a pochi metri da quella che fu di Cavani. Il suo predecessore. La ferita che avrebbe dovuto curare a suon di gol. Un altro colpo al cuore. Vabbè. L’appartamento, dicevamo, è in via Tasso e domina un viale del parco privato Matarazzo, in una zona di confine tra il Vomero e Chiaia: Gonzalo cavalca la collina e il mare, gli basta affacciarsi. E questa casa, il centro del suo mondo. E la piazza principale diventa il terrazzo: enorme, vista mozzafiato. Amici e compagni non mancano: l’asado, la grigliata argentina, è il modo di ritrovarsi. E a chiudere, un mezzo bicchierino di rum. El ron: Zacapa 23, guatemalteco puro. Con lui vive una coppia di domestici colombiani, retaggio di Madrid: affezionatissimi”

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