Mattino – Sempre la “solita storia”! Il ritorno dei cuori ingrati!

Fischi o applausi…I cuori ingrati tornano al San Paolo. Amori traditi. Ed il San Paolo ha sempre risposto allo stesso modo. Il 19 novembre del 1972 toccò a Zoff e Altafini beccarsi i primi fischi. Il primo giocò e sbagliò un’uscita, probabilmente, per l’emozione, il secondo, preferì vivere la gara dalla panchina. Sette anni dopo quei fischi colpirono Paolo Rossi. 90000 spettatori vennero solo per lui, per fischiarlo. Rossi non si scompose più di tanto segnando il gol del momentaneo vantaggio umbro poi pareggiato da Damiani.o. Nel 1994 fu ovazione per Ciro Ferrara e Marcello Lippi, Fabio e Paolo Cannavaro hanno ricevuto standing ovation quando sono arrivati con il Parma ed il Sassuolo. E Di Natale solo qualche giorno fa ha svelato: «Fare gol a Napoli era come segnare a mio fratello ed è per questo che era meglio evitare». E che dire di Reja, l’allenatore più amato tra quelli esonerati. Ad agosto del 2014 è poi toccato a Cavani e Lavezzi tornare. Solo fischi per Cavani che lasciò Napoli facendosi precedere da tutta una serie di dichiarazioni dei familiari, applausi per il Pocho che aveva sempre detto che un giorno se ne sarebbe andato. E che dire di Quagliarella. Tanti fischi, la richiesta di scuse, l’azzurro è rimasto nel suo cuore. Mazzarri tenne in bilico il Napoli prima di andare all’Inter. Qualcuno capì, qualcun altro no. Il San Paolo si spaccò fischiando ed applaudendo il tecnico che comunque aveva portato il Napoli al secondo posto ed agli ottavi di Champions League.
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