Salernitana, Bollini è alla caccia della terza vittoria di fila

Battere l’Ascoli per avvicinarsi all’obiettivo salvezza. La Salernitana cerca la terza vittoria consecutiva in campionato. Non accade da due anni, da quando cioè i granata in Lega Pro superarono Reggina, Paganese e Lupa Roma involandosi verso la vittoria finale. Quasi tremila i biglietti acquistati in prevendita, oltre duecento ad Ascoli. Dopo una flessione, oggi potrebbero esserci di nuovo diecimila spettatori all’Arechi. Per Tuia la centesima partita in campionato con la maglia della Salernitana.
FORMAZIONE. Bollini deve rinunciare allo squalificato Zito ed al convalescente Busellato. Inevitabilmente, quindi, l’allenatore granata cambierà qualcosa a centrocampo. Nella rifinitura di ieri pomeriggio il tecnico mantovano ha provato Ronaldo come play maker, spostando Odjer nel ruolo di mezzala sinistra. Il ghanese, dunque, dovrebbe aver vinto il ballottaggio con Della Rocca. A Chiavari, lunedì scorso, Odjer era stato impiegato, senza brillare, al centro della linea mediana. Nel ruolo di mezzala destra, invece, agirà Minala, sempre più titolare inamovibile. Bollini conferma il 4-3-3 e per nove undicesimi dà fiducia alla formazione che ha battuto l’Entella. Oltre a Ronaldo, l’altra novità dovrebbe essere quella del rientro nell’undici iniziale di Alessandro Rosina, utilizzato nel tridente offensivo con Coda ed Improta. Soltanto panchina per Sprocati. Nella rifinitura di ieri l’allenatore granata ha provato Perico e Bittante come terzini in una squadra, Tuia e Bernardini come centrali nell’altra. Ciò farebbe pensare ad un ballottaggio tra Vitale e Bittante per il ruolo di terzino sinistro.
BOLLINI. «Quando vinci, è un dato statistico, le infermerie – dice Bollini – sono quasi sempre vuote e l’intensità degli allenamenti è molto buona. Battute a parte, avremo due infortuna

Serie B

ti nello stesso reparto e mi dispiace, ma è fisiologico in un torneo così lungo. Vincere aiuta a vincere, è vero, e speriamo di poter continuare. In ogni caso ho sempre avuto la certezza del lavoro ed ero arrabbiato perché non riuscivamo a trasferire in gara quello che facevamo in allenamento. Ora le cose stanno migliorando perché è cresciuta l’autostima, ma dobbiamo mantenere i piedi ben saldi a terra.

Occorrono concretezza assoluta e tanto lavoro. Adesso si entra nel momento determinante della stagione, quello del sudore, si va verso la stagione più calda, le gare sono più intense, gli avversari, come l’Ascoli, hanno grande freschezza atletica. La Salernitana arriva a questa fase cruciale con una buona condizione psico-fisica e con l’entusiasmo per la vittoria a Chiavari. Ma così come quando perdi non va tutto male, allo stesso modo quando vinci non va tutto bene. Il nostro ruolo da qui alla fine? Dipenderà solo da noi. Ci aspetta un match delicatissimo, difficile ed importante. L’Ascoli è un avversario di spessore, che viene dalla vittoria col Cittadella e dal pari di Verona. E’ vero, prima aveva subito tre sconfitte consecutive, ma ancora prima aveva collezionato undici risultati positivi di fila. E’ una squadra che sa esprimere un buon calcio, che ha ottenuto gli stessi punti in casa e fuori e che segna tanto. Non a caso in avanti dispone di Cacia e di giovani attaccanti di talento. Spero che il pubblico ci sostenga. La gente ha compreso il lavoro che stiamo facendo, la crescita che il gruppo ha avuto e le difficoltà attraversate».

Corriere dello Sport

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