Troppi, decisamente troppi. Trentadue gol in 29 giornate, tanti quanto l’intero torneo scorso. Il problema degli azzurri è la difesa. Anzi, per la precisione la fase difensiva. Però, c’è da aggiungere che se da un lato la squadra ha nettamente peggiorato la media, dall’altro una serie lunga di assenze causate da infortuni e gli impegni internazionali non hanno aiutato. Non è una scusante, non vuole esserlo: però è un fatto anche questo. Adesso anche i problemi fisici di Reina, piuttosto sfortunato il reparto coordinato proprio da Pepe. Complessivamente, contando il campionato e anche la coppe, la somma delle partite saltate da sette degli otto difensori del Napoli è 49. Il capofila, manco a dirlo, è il premio Oscar alla sfortuna stagionale: Tonelli, a seguire, Chiriches. Anche Albiol e Koulibaly si difendono, così come Ghoulam assente per la Coppa del collega africano, mentre Hysaj ha scontato due turni di squalifica e Strinic s’è arreso una sola volta a un affaticamento. L’uno a non esserci, esclusivamente per scelta, è Maggio. Questa situazione ha costretto sarri a cambiare spessissimo la coppia dei due centrali. E così, sebbene l’attenzione e gli errori individuali siano decisamente aumentati rispetto alla stagione precedente, è innegabile che il fattore casuale non abbia mai dato una mano al Napoli. O quantomeno alla difesa. Perché tutto sommato, gol subiti a parte, da quando il tecnico è sulla panchina azzurra sono stati registrati 15 record. Nessuno è perfetto: ma per conquistare lo scudetto, probabilmente, bisogna provarci. Perlomeno in difesa.