Parola d’ordine per la Juve Stabia: violare il Menti contro il Catanzaro. Sembra un paradosso per i gialloblù che, nel girone d’andata, avevano messo in carniere diverse vittorie interne che li avevano proiettati verso
il sogno della promozione diretta. Messa da parte la vecchia gestione tecnica targata Gaetano Fontana, si volta pagina con Guido Carboni per centrare i tre punti anche tra le mura amiche, dopo la redditizia trasferta di Cosenza.
RIACCENDERE LA LUCE. Il 2017, finora, è stato avaro di soddisfazioni casalinghe per la compagine stabiese, più volte fischiata e contestata dai propri tifosi. L’ultimo successo interno risale al 22 dicembre scorso, con il perentorio 4-0 rifilato al Catania. Un poker di reti condito da una prestazione sontuosa che lanciò la Juve Stabia nelle posizioni privilegiate di classifica. Da allora la luce al Menti si è spenta. Squadre, almeno sulla carta, inferiori sono state in grado di togliere punti alla Juve Stabia. Magro, infatti, il bottino del nuovo anno con solo tre punti conquistati, frutto dei tre pareggi ottenuti contro Monopoli, Fondi e Reggina, prima della sconfitta subita contro la Paganese.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato all’esonero di Fontana. Carboni ha impresso subito la sua impronta, lanciando un 3-5-2 che potrebbe riproporre anche contro il prossimo avversario, nell’ottica di “squadra che vince non si cambia”. Infatti, appare complicato il recupero dei due attaccanti Ripa e Paponi, entrambi afflitti da noie muscolari e anche in difesa ci potrebbe ancora essere la defezione del bulgaro Atanasov.
MOTIVAZIONI. Certo, l’infermeria affollata non dovrebbe essere un problema considerato il morale alto dopo il colpo corsaro di Cosenza, così come la ritrovata vena realizzativa in virtù delle brillanti prestazioni di Lisi e Kanoutè. Carboni ha motivato l’intero gruppo, senza lasciare nessuno ai margini. In questo senso il rilancio di Matute a centrocampo e di Camigliano in difesa sono stati segnali forti. I problemi dettati dagli infortuni possono nascondere opportunità proficue da rintracciare all’interno delle risorse a disposizione. Contro il Catanzaro si potrebbe prospettare il rilancio di Marotta, non impiegato a Cosenza, e l’inserimento di Mastalli a centrocampo. I prossimi allenamenti daranno chiare indicazioni in merito. Da non accantonare l’ipotesi di un’eventuale riproposizione del 4-3-3 dell’era-Fontana, che rappresenterebbe un colpo a sorpresa.Corriere dello Sport