Jorge, detto Jorginho, è tornato e si è ripreso il centrocampo. Perchè, forse sarà solo una casualità, ma quando Jorginho parte titolare, la squadra vince quasi sempre. O perlomeno perde pochissimo: è capitao solo con la Roma al San Paolo e a Bergamo con l’Atalanta. Anche Sarri, ad Empoli, ha ammesso l’errore di averlo sostituito. Ovvio che adesso, in casa sua, l’orgoglio si spreca. Joao Santos, il suo manager, ai microfoni di Kiss Kiss Napoli. «In Italia, stando alle sue caratteristiche, Jorginho è unico. E’ il giocatore principale. La cosa più importante, però, è che sia lui sia la squadra stiano vivendo un buon momento. Il futuro? Ha ancora un po’ di anni di contratto». In scadenza nel 2020. «Sì, e speriamo che possa indossare ancora a lungo questa maglia». C’è un’altra maglia azzurra, però, a complicare un po’ i pensieri di Jorge. Soprattutto in questi tempi di sosta e impegni internazionali: «Lui pensa sempre all’Italia. Alla Nazionale italiana: Ventura, però, non lo convoca per una questione di caratteristiche». A volte decisive in positivo e altre in negativo, insomma. «In questo momento, comunque, lui è irrinunciabile». (CdS)