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Alle 13:45 nel corso di Direttazzurra su RaiSport+, l’intervista esclusiva di Donatella Scarnati a Lorenzo Insigne:
Nazionale? Arrivare qui è semore un orgoglio, cercherò di dare il mio massimo con questa maglia.
Il mio talento? Merito dei compagni e del mister che mi ha dato fiducia. Chiamato in causa mi metto sempre a disposizione.
Sarri mi ha dato tanto e sta insegnando tanto a noi ragazzi e noi cerchiamo di mettere in pratica quel che ci dice.
Zeman? Ero giovane con lui, ma anche Benitez mi ha dato tanto come crescita, con lui ho curato la fase difensiva. Ora con Sarri faccio bene le due fasi.
Io un punto fermo? La voglia c’è ma devo migliorare ancora tanto, se sono in grado di diventare importante per la Nazionale devo guadagnarmi la fiducia in campo.
Mister Ventura parla non solo a me ma anche a tutto il gruppo, contro l’Albania è importante la gara per giocarcela poi con la Spagna.
Con Buffon abbiamo scherzato sulle prossime due sfide, solo scherzi nulla di che. Lui è una leggenda del calcio non solo italiano ma mondiale, dà una mano a noi giovani per crescere.
A Frattamaggiore per me non è cambiato molto, sono solo un po’ più riservato, non mi pento di vivere lì. Se sono libero di girare? L’affetto che i tifosi hanno per i calciatori è enorme, sappiamo che i nostri tifosi ci amano, usciamo poco ma il loro amore c’è.
Il rapporto con Napoli città è bellissimo: specie in questo periodo mi stanno tanto apprezzando e ne sono felice, gli anni scorsi pretendevano da me qualcosa in più, io però ho sempre lavorato sereno. Finché sono nel Napoli darò tutto il mio masssimo. La gente di Napoli merita tutto il bene di questo mondo.
I matrimoni si fanno in due? Non rimangio nulla di quello che ho detto. Nell’estate l’incontro non è andato bene, ripeto do il mio massimo, per i contratti ci sono i miei agenti. Do come sempre la massima disponibilità e spero che De Laurentiis accetti i miei messaggi.
Stare a Napoli non è più un fatto economico ma è giocare per la mia città. Ci sono diverse società che mi offrivano di più anche quando ero al settore giovanile, senza far nomi, Ebbi un paio di offerte ma non ho sentito la necessità di accettare anche se avevamo bisogno e insieme a mio padre decisi di non lasciare Napoli. Se poi un giorno questo sogno si infrange non dipende solo da me ma anche da altre persone.
Il mio sogno è vincere qualcosa con la maglia del Napoli e finchè la indosserò mi farò ammazzare. Se poi qualcuno un giorno infrangerà questo sogno ci rimarrò male ma andrò avanti.
Fiducia? Sto aspettando e sono in Nazionale. Se mo vogliono incontrare la mia massima disponibilità c’è.
Giocare alle 12 30? Finché ci dicono di farlo da professionisti lo facciamo. Il calcio è però tradizione alle 15 della domenica, ma se le cose cambiano si fa, l’importante è giocar bene e far risultato.
Albania? Rispettando le scelte del mister dico di star tutti pronti: chiunque scende in campo deve dare il massimo per giocarci la qualificazione e dobbiamo far risultato altrimenti non possiamo giocarcela in Spagna. Svariati albanesi ci conoscono e cercheranno di metterci in difficoltà.
Modulo di Ventura? Possiamo esprimerci in vari moduli, abbiamo giocatori di qualità per mettere in difficoltà qualunque squadra.
Giovani? Giusto ci siano in Nazionale A, che abbiano la chance di mettesi in mostra, sta a noi poi dar continità a tutto.
La mia famiglia mi segue spesso, mia moglie e i miei genitori, sono felice mi stiano sempre vicino. Sono stati importantissini, i miei genitori mi hanno dato tanto, da piccolo abbiamo vissuto momenti difficili, ho preferito però restare a Napoli e giocare con l’azzurro addosso. Hanno fatto tanti sacrifici e non mi hanno fatto mai mancar nulla. Ho anche lavorato da ragazzino e poi andavo ad allenarmi, sono cose che alla lunga pagano e ne sono orgoglioso. Ringrazio anche mia moglie che mi sopporta sempre con i miei umori non sempre allegri. Anche grazie a lei e ai miei figli.
A De Laurentiis che dico? Non dico più nulla, quello che dovevo fare l’ho fatto sono a posto con la coscienza, ho detto le cose chiaramente; ora tocca a lui continuare il matrimonio altrimenti ognuno va avanti per la sua strada.