Giocatori di qualità che fanno il bene di altre squadre, per ora, il Napoli può vantare più di un profilo importante in giro per la Serie A, come quello di Alberto Grassi. Colpito da una serie di circostanze sfortunate appena arrivato a Napoli, Grassi sta facendo bene in prestito all’Atalanta, la sua ex squadra. Oggi il Corriere dello Sport scrive: “Alberto Grassi. Storie che verranno. Previsioni di quel che può accadere. Ipotesi col passato che non è però sempre il riferimento giusto. Quello sicuro, almeno. Eh sì se pensi ad Alberto Grassi. Neanche un minuto un anno fa. Nemmeno l’esordio in quasi cinque mesi; per sfortuna e scelte tecniche. Ci si mise un po’ di tutto contro il suo talento. Appena arrivato si ruppe il menisco: crac al primo allenamento. Quindi sala operatoria e riabilitazione. E l’inserimento graduale: fisico, tattico ed ambientale. Intanto il Napoli andava. E non si fermava. Per Grassi non ci fu mai posto. E ci rimase male. Lui, tanto. E un po’ anche De Laurentiis che aveva investito nove milioni per portarlo via dall’Atalanta. Così meglio darlo via per farlo giocare. E così è stato. Un anno, un po’ di presenze e un gol dopo però anche Grassi si sta facendo grande. Gasperini ne dosa minuti e forze, gestendone la crescita, il percorso di formazione, quel che Sarri non ha potuto fare e che chissà se farà. Napoli non è Bergamo. E il ritiro di Dimaro sarà utile anche per questo; aiuterà a conoscersi meglio e a riprendere discorsi interrotti, magari permetterà di cambiare idea oppure rafforzarle, intravedendo margini sfuggiti o caratteristiche e prospettive che faranno la scelta. Quasi definitiva stavolta. Grassi ha altri tre anni di contratto. Zapata uno solo. E la durata, come l’età e il momento della carriera possono essere più di un indizio. Si vedrà comunque. Per ora fanno gol. E anche il Napoli esulta”.