Il momento del contatto decisivo fra Costa e Mertens: un pelo fuori dall’area
DAMATO
EMPOLI-NAPOLI2-3 Il momento del contatto decisivo fra Costa e Mertens: un pelo fuori dall’area. Netti gli altri due rigori
Un solo dubbio per l’ex internazionale Damato, che assegna tre rigori in una partita e in fin dei conti non sbaglia moltissimo, anzi. Il rebus riguarda proprio il primo penalty assegnato agli azzurri di Sarri: Costa colpisce Mertens all’altezza della pancia nel tentativo di prendere il pallone (lisciato di brutto, per questo la gamba si alza), l’intervento arriva un pelo appena fuori dall’area di rigore (questione davvero di millimetri rispetto alla linea), nel caso sarebbe stato rosso per il giocatore toscano, invece solo ammonito. Giusta la punizione dalla quale nasce lo 0-2 di Mertens: Croce stende Callejon. Netto anche il secondo rigore assegnato al Napoli, Pasqual atterra Callejon. Giusto anche quello dato all’Empoli: Krunic va giù dopo un intervento falloso di Ghoulam.
FABBRI
ATALANTA-PESCARA3-0
Ok l’azione del gol di Grassi .Partita abbastanza semplice per Fabbri, non ci sono episodi particolarmente spinosi da risolvere. E’ regolare la rete di Grassi del 2-0: l’azione nasce con un passaggio filtrante di Spinazzola per Gomez, tenuto in gioco da Biraghi.
ABISSO
BOLOGNA-CHIEVO4-1
Regolare il gol di Castro . Seconda stagionale in A per il Can B Abisso (guardacaso sempre al Bologna in casa), la sesta in carriera nella massima serie. Un dubbio, nell’occasione capitata a Dzemaili : appena prima, Spolli contrasta Destro in vantaggio di posizione, l’attaccante va già nell’incrocio dei piedi (il… destro di entrambi), qualche dubbio resta. Bravo invece l’assistente numero due, Tolfo, sulla rete di Castro: c’è Kraft che tiene tutti in gioco al momento del passaggio di Inglese (e il suo tocco di braccio destro su colpo di testa ravvicinato di Pellissier è da considerarsi involontario).
GUIDA
CAGLIARI-LAZIO0-0
Faragò, rischio secondo giallo . Il dubbio nel finale, quando Farias va giù dopo un contrasto con Lulic: live potrebbe sembrare rigore, in realtà il replay rivela come sì Lulic non tocchi mai il pallone, ma il rossoblù trascina prima il piede sinistro e poi, soprattutto, il destro, dopo forse un tocco veniale poco sotto il ginocchio con il polpaccio del biancoceleste. L’assistente numero due, Liberti, vede bene sull’occasione capitata a Immobile, tenuto in gioco da Murru sul colpo di testa di Hoedt. Faragò – già ammonito – commette fallo su Keita, rischia il secondo giallo.
PAIRETTO
CROTONE-FIORENTINA0-1
Tatarusanu-palla, non è rigore . Affidabile la direzione di Pairetto. Non c’è rigore su Falcinelli, anche se Tatarusanu rischia moltissimo: il portiere, però, tocca per primo il pallone. Tiro di Kalinic (partito regolare sul cross di Maxi Oliveira), parata di Cordaz: la Gol Line Technology conferma, pallone sulla linea. Regolare la rete di Kalinic nel finale: Rosi lo tiene in gioco sul cross di Saponara.
TAGLIAVENTO
SAMPDORIA-JUVENTUS 0-1
Silvestre-Mandzukic, al limite . Qualcosa da rivedere nella partita di Tagliavento, che pure sembra tenere sempre lo stesso metro. Occasione di Rugani, lanciato da Dani Alves, il difensore è in fuorigioco, così come Mandzukic (non punibile, si disinteressa dell’azione). Nel finale di primo tempo, pallone in area-Samp, Mandzukic va giù e forse lo fa con un po’ troppa disinvoltura, da dietro Silvestre gli mette un braccio (il destro) dietro la schiena all’altezza della fascia lombare e va in avanti per toccare il pallone, rischiando il calcio di rigore, che se fosse arrivato…. Fermato Higuain in fuorigioco: non c’era, è tenuto in gioco da Silvestre, in fuorigioco c’è Pjaca ma non è punibile.
MARESCA
UDINESE-PALERMO 4-1
Diamanti, il rosso non c’era . Un paio di episodi da rivedere, nonostante il risultato (4-1) suggerisca altro. Episodi frutto anche delle manie di protagonismo di Maresca (e non ne avrebbe bisogno). Partiamo dall’errore certo: l’espulsione di Diamanti è una mezza invenzione, il giocatore rosanero allarga il braccio su De Paul nel tentativo di giocare il pallone, non ci sono né sbracciate, né gomitate, di intervento simili se ne vedono duemila a domenica, si sarebbe discusso anche se fosse arrivato il giallo. Poco prima, contatto in area Goldaniga-Zapata, il difensore rischia molto perché con il braccio destro frena l’avanzata del bianconero, che non fa molto per rimanere in piedi. Avesse fischiato il rigore…. Nel primo tempo, sul tiro di Nestorovski, Samir colpisce col petto e non col braccio destro: non c’è penalty.
Fonte CdS