L a Cina non è il paradiso. Le società sono piene di soldi e ricoprono d’oro calciatori e allenatori, ma per l’impazienza dei presidenti sembra di essere in Italia. Era già capitato a Fabio Cannavaro con il Guangzhou Evergrande nel giugno 2015, la prossima vittima è Ciro Ferrara: dall’inizio della China League – la seconda serie nazionale, quella vinta da Cannavaro nella passata stagione con il Tianjin Quanjian – sono passate solo due giornate, eppure l’avventura dell’ex tecnico di Juventus, Nazionale Under 21 e Sampdoria è già arrivata al capolinea. Le voci di un imminente esonero erano cominciate a girare giovedì scorso, dopo la sconfitta (21) contro il Meizhou Meixian, mancherebbe solo l’ufficialità del club, il Wuhan Zall. La squadra, dopo 180’ di campionato, ha un solo punto in classifica (quello conquistato all’esordio contro il Baoding Yingli Yitong): quattro giorni fa, invece, Ferrara è stato punito da un gol – il primo in Cina – di Valeri Bojinov. Al Wuhan Zall non è bastata la rete del boliviano Moreno. Ma alla base del divorzio ci sono diversità di vedute sulle questioni di mercato. Ferrara non si è «piegato» a certe richieste e paga questa scelta. Il sostituto è già pronto: arriva Gao Hongbo, ex commissario tecnico della nazionale cinese, dimissionario nell’ottobre scorso e rimpiazzato da Marcello Lippi.
Fonte: gasport