Non è stata una partita strana ad Empoli: è stata una partita da Napoli, con i punti forti e quelli deboli, le magie e i limiti della squadra. Mezz’ora di calcio show nel primo tempo, con la doppietta di Insigne e il gol di Mertens, poi l’incubo vissuto negli ultimi venti minuti della ripresa, con la vittoria addirittura in bilico dopo le due reti degli avversari.
Brillante nel primo tempo, spento nel secondo: eccezionale in alcuni momenti nei primi 45 minuti, da schiaffi nei venti minuti finali. La doppia faccia del Napoli riappare al Castellani: quando la squadra di Sarri, gioca, crea, pressa diventa incontenibile ed è capace di segnare gol a raffica. Al contrario quando molla un attimo la presa, smette di pressare a tutto campo e di essere propositiva si espone agli attacchi degli avversari e rischia di prendere gol in ogni momento. L’aspetto da correggere in fretta e da migliorare, come sottolineato a fine partita da Marek Hamsik, uno dei più arrabbiati del gruppo azzurro al rientro negli spogliatoi.
«Siamo contenti per la vittoria, ma dobbiamo guardarci allo specchio e ripensare al secondo tempo. Non si può rischiare di pareggiare una partita così. Forse eravamo stanchi, qualcuno aveva i crampi. Roma? Non ci siamo solo noi e loro per il secondo posto, ma pure Lazio ed Inter. L’obiettivo è quello»,
ha sottolineato il capitano slovacco che ora si unirà alla sua nazionale per il prossimo impegno di qualificazione mondiale.
Duro come non mai Marek. «Siamo contenti per la vittoria ma così non si cresce: non possiamo rischiare di non vincere una gara così, non va bene. L’Empoli era più cattivo di noi e di questo non sono contento. Cosi non si cresce, si deve parlare: vogliamo entrare in Champions in maniera diretta, ora con la Juve saranno due grandi partite».
Fonte: Il Mattino