Fatto sta però che i numeri, ove li si volessero considerare a supporto, farebbero pendere la bilancia a favore dell’italo-brasiliano. Il perché è presto spiegato. Partendo da una premessa, cioè dal dato inerente alle presenze in campo totali (comprendente cioè tutte le competizioni), si può osservare che Diawara ne vanta una in più rispetto al diretto concorrente (23 a 22), ma Jorginho è stato impiegato più a lungo. Per lui cioè meno spezzoni che per l’altro, da tradurre in duecento minuti in più (1743 a 1540): insomma, dei due è Jorge quello che generalmente ha indossato più volte la maglia da titolare. Così come del resto in campionato: Jorginho nell’undici inziale il doppio, per 18 volte, e Diawara per 9 (con 1414 minuti per il primo e 880 per il secondo). Il divario (sempre riferendoci al solo campionato) perciò esiste ed è piuttosto marcato. Se poi si va oltre, andando a vedere com’è andata poi a finire con l’uno o con l’altro dall’inizio, ci si accorge che a conti fatti prevale di nuovo e nettamente l’italo-brasiliano. Con lui titolare, infatti, il Napoli è riuscito a vincerne 13 su 18 (media del 72%), pareggiandone 3 e perdendone solo 2. Per contro, il guineano è stato inserito per 9 volte nell’undici iniziale, e sono arrivate 5 vittorie (media del 55%), 2 pareggi ed altrettante sconfitte (con Juve ed Atalanta al ritorno). E quindi, se si volesse risolvere l’infinito inghippo servendosi unicamente delle statistiche, non ci sarebbero dubbi di sorta. L’affidarsi a tale tipo d’indagine, semplificherebbe le cose.
Fonte: CdS