Bruno Giordano è stato uno dei giocatori più rappresentativi del periodo d’oro del Calcio Napoli. Grazie anche alle sue prodezze e i suoi gol, il Napoli riuscì a vincere qualcosa importante che aspettava dalla fondazione avvenuta nel 1926.
Nasce a Roma il 13 agosto del 1953 e sin da bambino, ha la Lazio nel cuore. Giordano a soli 13 anni venne selezionato proprio dalla Lazio, grazie alle sue doti tecniche ed atletiche che erano ben visibili già a quell’età. Con la maglia bianco-celeste, arrivò a coronare il suo sogno, precisamente il 5 ottobre 1975, quando esordì in Serie A a Genova contro la Sampdoria. Ma l’emozione non si limitò semplicemente all’esordio nella massima serie, addirittura riuscì a segnare proprio nei minuti finali, regalando la vittoria alla sua Lazio.
Giordano con quella maglia raggiunse traguardi straordinari, tra cui la vittoria della classifica marcatori nel 1979, con la realizzazione di 19 centri. L’anno seguente però, fu coinvolto nello scandalo del calcio scommesse che lo tenne lontano dai campi di gioco per molto tempo.
La stagione 1984-1985, vide la Lazio retrocedere in B e Bruno Giordano venne ceduto al Napoli per 5 miliardi di lire. Proprio Maradona spinse per averlo in squadra, perchè anche El Pibe de Oro capì che uno così era meglio averlo insieme che contro. Giordano arrivò a Napoli nel 1985 e nel suo primo anno in maglia azzurra totalizzò 11 gol stagionali. Con la maglia azzurra, arrivò all’apice della sua carriera calcistica, vinse Scudetto e Coppa Italia nel 1987, diventando anche capocannoniere di quella edizione della Coppa Nazionale. L’anno seguente, con l’arrivo di un altro grandissimo calciatore, Antonio Careca, nacque la famosa MA.GI.CA. che ovviamente rappresenta le iniziali proprio di Maradona, Giordano e Careca. Inutile dire, un tridente che faceva invidia a tutti.
Il 1988 fu l’anno dei cambiamenti nel Napoli, in cui anche Bruno Giordano cambiò area. Andò via e approdò all’Ascoli. Il suo bilancio con il Napoli comunque, risultò essere più che positivo, dove oltre a vincere i due trofei, totalizzò 37 reti in 109 presenze. In Nazionale, solo il 13 presenze e un gol in un’amichevole contro la Grecia.