La trasferta di Perugia sembra l’esame ideale per sapere se quella del Benevento è crisi vera (2 punti nelle ultime 4 partite) o è solo un malanno passeggero. Baroni ieri ha tirato un sospiro di sollievo: aveva temuto
di poter perdere Ceravolo, la punta di diamante del suo schieramento, invece se l’è ritrovato in piena forma nell’allenamento del mercoledì, quello in cui la squadra toglie i veli e apre i cancelli del piccolo impianto di Paduli. A cinque punti dal secondo posto e con quattro lunghezze di vantaggio sulla nona, tutto appare ancora possibile e il Benevento non vuole lasciare alcunché di intentato. I giocatori ci credono, fanno quadrato e non indietreggiano di un centimetro.
CISSE’. «E’ solo un momento un po’ così – ha detto Karamoko Cissé intervenuto ad Ottochannel – nel quale non siamo stati fortunati. D’altra parte in queste ultime quattro partite solo contro il Novara abbiamo fatto meno bene. Anche sabato con l’Entella, pur non giocando in maniera particolarmente brillante, abbiamo creato tante occasioni da rete a avremmo potuto anche spuntarla». Contro i liguri l’episodio di un rigore nettissimo non visto dall’arbitro (fallo di mani di Benedetti): Cissé, a due passi dal fattaccio ha protestato vivacemente: «Ero proprio lì quando il difensore ha commesso il fallo, purtroppo l’arbitro era troppo lontano dall’azione. Sarebbe potuto intervenire il guardalinee, ma neanche lui ha visto nulla. Peccato». Al termine della gara con l’Entella ci sono stati i primi fischi da parte di una fetta di pubblico.La Curva Sud ha preso posizione stigmatizzando questo modo di fare: «Bisogna tirare fuori il fiato per sostenere la squadra in casa e in trasferta, non solo per imprecare. Non riusciamo a capire l’atteggiamento disfattista di tanti. Piuttosto venite con noi a Perugia per sostenere la squadra». Cissé prova a spegnere i toni: «Anche il pubblico si aspetta qualcosa di più da noi, un po’ di delusione ci può stare».
PERUGIA. Il pensiero è ormai rivolto al Perugia, in quella che è la settimana cortissima della strega: domani sera al Curi ci sarà da soffrire e da difendere con le unghie e con i denti la quarta posizione di classifica: «Una partita difficile – dice ancora il centravanti guineano – ma sta a noi renderla più facile o più difficile. Sarà importante l’atteggiamento: siamo certi di andare a giocare una bella partita, in uno stadio importante e in un bel clima. Siamo arrabbiati, vogliamo tornare a fare risultato. Il clima nel gruppo è buono, non è accaduto nulla. Da matricola stiamo facendo bene, magari ora gli avversari ci conoscono meglio. Ma c’è tutto il tempo per rifarci, vogliamo almeno i play off e ci crediamo fermamente». Oggi allenamento di rifinitura e partenza nel pomeriggio.Corriere dello Sport