Napoli
Insigne 7,5 – Va al di là dei gol (il secondo è da sontuoso interprete del calcio di Sarri) perché ha una statura ormai da applausi.
Jorginho 7 – La palla oltre la linea dei difensori per Insigne è poesia che gli viene riconosciuta dall’abbraccio dei compagni in processione da lui.
Hysaj 7 – La sua smagliante esuberanza, con iniziative che trasmettono sicurezza innanzitutto a se stesso.
Mertens (17′ st) 6,5 – Entra e sottolinea l’empatia con un ruolo che gli sta addosso come un abito da sartoria.
Koulibaly 6,5 – In scioltezza, assistendo Chiriches, chiudendo quando serve.
Hamsik 6,5 – E’ nella partita ma non la graffia, però la vive, lasciandosi vedere nelle linee.
Strinic 6 – La corsia affrontata con personalità e sulla solita palla inattiva ci mette la testa e la rischia.
Rog 6 – Il «principino» è delizioso, danza e però quando prende il giallo comincia a perder colpi.
Zielinski (10’st) 6 – Per dare freschezza e ci riesce.
Reina 6 – Una volta, sarebbe stato senza voto: per i fantacalcisti, è presente.
Callejon 6 – Si prende le pause che servono ad un uomo: succede, però lo noti.
Giaccherini (26′ st) 6 – Il ricambio naturale su cui è possibile contare per allungare la squadra.
Chiriches 5,5 – «Sanguinosa» leggerezza, in avvio; e qualche incertezza ancora.
Pavoletti 5,5 – Sbaglia un gol dei suoi e negli schemi fatica ad accomodarsi.
Sarri (all.) 7 – Il dopo-Real gestito con padronanza: magari senza illuminare, ma per quello bastava il sole, stavolta.