Ciak, si vira: e così Jorge Luiz Frello Filho, che per tutti è Jorginho, scopre che la regia gli appartiene ancora, ma assai marginalmente. Il titolare in pectore, 35 partite in campionato nella stagione passata, s’è ritrovato ad un certo punto avvolto nella nebbia ed ha scoperto che Diawara gli aveva strappato la seggiola e pure il comando delle operazioni.
Ora gioca (assai) di meno, siamo a diciassette, e soprattutto è nel turn-over e tra le gare di respiro gli è stata affidata quella con la Roma, dove ha mostrato cenni di ripresa, come peraltro nella «sua» Verona, stadio che lo ispira parecchio. Un girone fa, a Crotone, l’avvicendamento.