A quarantacinque dall’ impresa: «Ci ho creduto, eccome se ci ho creduto: mi lascia l’amaro in bocca, è stata una esperienza meravigliosa. Mi spiace per i ragazzi, per questo pubblico straordinario».
E’ stata una favola e c’erano i principi azzurri in mezzo al campo: e mentre intorno, Napoli, incredula, è rimasta inchiodata con gli occhi nel San Paolo, Sarri s’è preso la sua sigaretta ed è andato a perdersi nelle nuvole di fumo, in quello spazio riservato a se stesso, all’analisi profonda d’una notte (comunque) speciale. «Non era facile riuscire a giocare sull’intensità ed i ritmi del primo tempo: nella ripresa i due gol ravvicinati ci hanno condizionato pesantemente.Per cinquanta minuti li abbiamo messi in grandissima difficoltà. Li abbiamo costretti a buttare via la palla in fallo laterale. Ora abbiamo la speranza che si possa continuare a questi livelli, perché siamo stati anche superiori a loro per larghi tratti e abbiamo un centrocampo che ha il futuro nelle proprie mani. Si poteva fare di più sui colpi di testa, soprattutto andando con maggiore aggressività sulla palla: sì, sui calci piazzati abbiamo qualche pecca. E’ evidente che contro queste squadre, qualcosa si paga a livello di fisicità».
Fonte: CdS