Si scoprono gli altarini, diciamo così: e comunque cade qualche velo (dietro al quale già ci si era intrufolati) per scoprire tutta la verità, solo la verità su alcune storie del passato che Aurelio De Laurentiis svela a “El Pais”, proprio alla vigilia di Napoli-Real Madrid.
Capitolo 1: Higuain e tutto ciò che si sussurrava ma non si poteva dire, sulla frattura dell’anno scorso. «Voleva farmi cedere Callejon, ma io non accetto i ricatti. Me lo disse il fratello. Ma io amo Callejon e gli ho fatto un quadriennale. Quanto a El Pipita: ci sono giocatori che considero come parte della mia famiglia e di loro mi sento un genitore. Altrimenti, meglio venderli dopo tre anni. Lui con noi ha fatto una delle sue stagioni migliori, ma ha anche sbagliato rigori che ci sono costati la Champions».
Capitolo 2: Allegri: «Ero innamorato quando era al Milan, lo chiamavo ogni mese, gli dissi di venire ma mi rispose di aspettare. Poi andai a Londra, incontrai Benitez, lo feci firmare. Rientro a Roma e Allegri mi dice: presidente, posso….».
Capitolo 3: Benitez. «Gli offri una villa a Roma, grandi scuole americane, cavalli per una delle sue figlie. Mi disse che non voleva staccarsi dalla famiglia. Perdemmo a Bilbao una partita e non dico che sia accaduto artatamente: ma forse aveva la testa altrove. Non riuscii a tenerlo ma ero felice per lui: però chi firma per il Real Madrid è in pericolo, ci sono stelle viziate che si possono mettere contro di te».
Capitolo 4: Maradona: «La sua ombra è un privilegio. Il Napoli non ha vinto molto nella sua Storia e quando l’ha fatto aveva Diego. Ma noi sono sette anni che andiamo in Europa, mai successo. Solo che essendoci stato Maradona, sembra che io non abbia fatto niente (e ride…»).
Fonte: CdS