CdS – A. Vocalelli: “Il tesoro straordinario di Ventura”

La Juve è tornata a pareggiare dopo oltre un anno – l’ultima volta era successo il 19 febbraio del 2016 a Bologna – aumentando comunque di un punto il vantaggio sulla concorrenza. Ci può stare, come ha detto giustamente Allegri, una partita un po’ meno colorata, recuperata – malgrado i tanti giocatori d’attacco – con il gol di un difensore. È stato bravissimo Bonucci a concentrare la sua rabbia in quel colpo di testa: la rete dell’1-1 contro un’Udinese che ci ha messo tutta la professionalità possibile, esaltando un centravanti come Zapata che ha confermato di avere la forza per tenere in allarme anche la superdifesa dei Campioni. A proposito di attaccanti, è stata però la domenica magica di Belotti, che con i tre gol al Palermo ha staccato nella classifica dei cannonieri gente come Higuain, Dzeko, Mertens e Icardi, insomma il meglio dei cannonieri stranieri del nostro campionato. E non c’è dubbio che con Belotti il calcio italiano e la Nazionale italiana abbiano definitivamente trovato quel centravanti che aspettavano da tempo, in un susseguirsi di meteore e in un rincorrersi di illusioni legate a Balotelli. Ora, con Belotti, l’Italia ha finalmente un attaccante di livello internazionale: forte di testa, implacabile in area, con una determinazione che può fare da esempio e traino. Difficile dire a chi assomigli, anche se si sono già sprecati i paragoni. Un po’ Boninsegna, un po’ Vialli, questo ragazzo di appena 23 anni è però soprattutto un inno alla normalità capace di produrre cose straordinarie. Con la sua riga sempre impeccabile, è la risposta a tanti personaggi da copertina, costretti a recitare un ruolo anche fuori dal campo. A Belotti no, ne basta uno per novanta minuti, da interpretare magistralmente.
Le ottime notizie per il ct Ventura sono arrivate anche da Bologna, dove il gemello di Belotti – l’ex granata Immobile – ha fatto volare la Lazio. Altri due squilli dopo quello in Coppa Italia con la Roma: velocità e tecnica sono le qualità migliori di un repertorio comunque completo. Immobile è così arrivato a quota 16 in campionato e con i suoi gol ha permesso a un bravissimo Inzaghi di issarsi meritatamente al quarto posto, scavalcando l’Atalanta e respingendo l’assalto dell’Inter che con il 5-1 a Cagliari ha dimostrato di esserci. Nella corsa all’Europa è tutto apertissimo.

Fonte: CdS

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