Novara-Benevento 1-0
NOVARA (3-4-1-2): Da Costa 6,5; Troest 7, Lancini 6, Mantovani 6,5; Dickmann 6,5 (20′ st Kupisz 6), Cinelli 7 (35′ st Orlandi s.v.), Casarini 7, Chiosa 6,5; Sansone 6,5; Macheda 6, Lukanovic 5 (30′ st Adorjan s.v.). A disp.: Montipò, Scognamiglio, Di Mariano, Calderoni, Koch, Corazza. All.: Boscaglia 7.
Falli commessi: 16
Fuorigioco fatti: 3
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno 6; Gyamfi 6, Camporese 6, Lucioni 6, Lopez 5; Del Pinto 5, Viola 4,5; Melara 5, Falco 5, Matera 6 (29′ st Pajac 6); Ceravolo 5 (1′ st Cissé 5). A disp.: Gori, Pezzi, Bagadur, Venuti, Brignola, Donnarumma, Buzzegoli. All.: Baroni 5,5.
Falli commessi: 10
Fuorigioco fatti: 1
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 6.
Guardalinee: Fiore e Rocca.
Quarto Uomo: Minelli.
MARCATORI: 9′ st Troest (N).
AMMONITI: 27′ pt Lopez (B), 32′ st Kupisz (N), 41′ st Mantovani (N) per gioco scorretto; 15′ st Macheda (N) , 48′ st Lancini (N) per comportamento non regolamentare.
NOTE: Spettatori paganti: 1.104 per un incasso ai botteghini di 11.309 euro. Abbonati: 2.810 per una quota di 17.932 euro. Angoli: 4-1 per il Benevento. Recupero: 1′ pt, 5′ st.
E’ la serata del ritorni, ci sono quelli di Viola e Buzzegoli, ma soprattutto quello di Marco Baroni, per la prima volta al Piola dopo la finale play off sfumata lo scorso giugno con gli azzurri. L’allenatore dei campani punta a riprendere la marcia in seguito dal rocambolesco ko di venerdì. La sua ex squadra gli presenta però un conto salato, condannandolo al secondo passo falso consecutivo. I campani non hanno lo smalto che serve e i piemontesi ne approfittano, mettendo in cassaforte il terzo successo consecutivo. Sulla sfida c’è il sigillo di Troest, al rientro dalla squalifica.
RITMI LENTI. Per l’occasione Baroni deve fare i conti con le squalifiche di Chibsah e Ciciretti, affidandosi a Del Pinto davanti alla difesa e Melara, che agisce alto sulla destra. Anche Boscaglia è costretto a confrontarsi con un’assenza pesante last minute, perché Galabinov si ferma nel riscaldamento. I ritmi sono lenti, le occasioni arrivano col contagocce. Melara prova ad accendere la serata, Da Costa gli chiude lo specchio. Il Novara si affida alle corsie esterne per sfondare, senza però trovare fortuna. Meglio allora provarci da fuori, ma sono i centimetri a fare la differenza sul destro di Macheda. Dall’altra parte del campo, Fabio Ceravolo non è in serata e allora si punta su Cissè.
BENEVENTO SPENTO. Nemmeno l’entrata in campo dell’attaccante guineano accende la miccia in casa giallorossa. I piemontesi invece non fanno sconti, colpendo a freddo i campani alla prima disattenzione. Ci pensa infatti Troest a rompere gli equilibri. Poi Macheda ha sul sinistro la palla per chiudere ma spreca incredibilmente. Il Benevento non si vede . Pajac si affida alla potenza, Da Costa è attento. È questa l’unica occasione dei campani nella ripresa. Troppo poco per puntare al vertice.Corriere dello Sport